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Protagonista della gara di domani al Settecolli, Erica Musso ha rilasciato alcune dichiarazioni in diretta dal Foro Italico. Un’attenta analisi sul proprio stato di forma e sulle ambizioni della 4×200.
“Per quanto riguarda la partecipazione alla staffetta, deciderà la federazione, domani ovviamente tutte noi dovremo dare il massimo per quei due posti rimasti per la 4×200. Federica è già qualificata, Alice ha fatto il tempo a Riccione. La federazione ha dato fiducia sia a me che a Chiara Masini Luccetti per quanto fatto a Kazan e ci ha portato tre settimane in collegiale dove ci siamo allenate tutte e quattro insieme ed è stato sicuramente molto incoraggiante allenarsi anche con Federica Pellegrini, perché durante gli allenamenti anche se noialtre eravamo stanche, lei ci incoraggiava continuamente e faceva il tifo per noi avendo sempre belle parole da spendere. Mi era già capitato di allenarmi con lei ma mai per così tanto tempo, avevamo fatto qualche giorno ad Ostia e Verona, però ovviamente facciamo lavori diversi. E’ sempre bello allenarsi con lei che è fortissima ed è un modello da prendere come esempio, per lei forse è l’ultimo anno e dobbiamo cercare di attingere il più possibile. Sono contenta di essermi allenata insieme a loro perché conoscersi in staffetta è fondamentale, conoscere la nuotata dell’altra ed i tempi di ciascuna aiuta molto e secondo me dà fiducia all’intero gruppo. Sono contenta di aver fatto questa esperienza, allenarsi insieme serve, soprattutto insieme a Federica, una grande compagna di squadra. Domani si aprono i giochi e bisogna meritarsi il posto, non c’è nulla di certo. Mi è stato chiesto più volte di allenarmi insieme a Federica ma io sono mammona e non riesco a trascorrere tanto tempo lontana da casa. Verso il Moro nutro grande stima, mi ha spronato a fare ciò che sentivo senza alcuna costrizione. Sono una che in allenamento non si tira mai indietro , ascolto e metto in pratica tutto ciò che mi viene detto. Il Moro è uno che vuole allenare gente del genere, non gli piace chi si lamenta. Gregorio e Gabriele, ad esempio, non si lamentano mai. Penso che ci siamo sempre trovati bene proprio per questo motivo, i problemi erano altri”.