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Nello stesso luogo dove nel 2007 divenne campionessa del mondo nei 200 stile libero, Federica Pellegrini è tornata in vasca a Budapest per la Isl, dopo le due settimane di stop dovute alla positività al Covid-19. La fuoriclasse azzurra spera ancora nelle Olimpiadi di Tokyo, ma la seconda ondata di coronavirus rischia di ostacolare l’obiettivo dell’olimpionica veneta. “In Italia la situazione generale è tragica a cercare di essere ottimisti perchè questa pandemia sta facendo tanti morti ancora – ha raccontato in un’intervista a ‘Repubblica’ – E’ un dramma già visto. Mi addolora che si riviva ancora quello che abbiamo vissuto a marzo. Un altro lockdown? Non so come reagirei. Io mi sono prefissata come obiettivo di arrivare ad agosto. Qualsiasi cosa capiti nel mezzo dell’anno, a meno che proprio domani non ci dicano che le Olimpiadi vengono annullate e allora lì cambierebbe tutto, vado avanti verso la mia meta. Temo che quest’inverno verrà cancellato tutto, così come è già successo per tutti i meeting di novembre tra cui Genova dove sarei dovuta andare a fine mese. Io continuerò ad allenarmi come se tutto fosse confermato”. A livello psicologico, però, è una situazione che mette a dura prova un atleta, specie del suo calibro: “Per un atleta avere la stagione scadenzata da vari test per mettersi periodicamente alla prova è una cosa fondamentale. Invece pian piano si sta sgretolando di nuovo tutto. Vaccino? Se ci sarà , sarà indispensabile per riuscire a fare le Olimpiadi. Avendo vissuto questo format di bolla a Budapest che ha funzionato, pochi atleti e personale, tamponi, distanziamento e regole tra cui il non poter uscire dall’albergo per più di 90 minuti rimanendo sull’Isola Margherita pena squalifica, mi sembra impossibile portare a una grandezza da Olimpiade un controllo simile. Non so cosa aspettarmi, perchè da una parte vorrebbe vincere l’ottimismo per cercare la motivazione di allenarsi ogni giorno come se non ci fossero ostacoli, dall’altra però c’è un terribile dejà -vu”. Infine, per quanto riguarda il diventare mamma e cosa si aspetta dal futuro, Federica ha concluso: “Ci penserò quando ci dicono se faremo o no le Olimpiadi. La fantasia me la sono fatta un sacco di volte di diventare mamma, ma io sono una che quando prende una decisione cerco di portarla avanti. Mi sono data fino ad agosto di tempo, poi deciderò altro. Del nuoto non mi libero, ho progetti che prescindono dall’ambiente classico e tra questi c’è la Isl, magari rimango come coach. Non so ancora come, ma la mia storia d’amore col nuoto non finisce“.
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