Federica Pellegrini ha rilasciato un’intervista a La Stampa, toccando vari temi tra cui la scelta di aderire alla fondazione Giulia Cecchettin: “Quando è stata uccisa ero alla fine della gravidanza, quindi mi sono immedesimata in lei e nella famiglia. Mi sono sempre esposta, figuriamoci se non l’avessi fatto per questo. Il patriarcato? Esiste e scalcia. Sarà sempre qui se non cambiamo il linguaggio con cui si sottintende che l’uomo è superiore alla donna. In carriera molti colleghi maschi hanno provato a sminuirmi e ancora adesso cercano di farlo“.
Infine, non è mancato un commento sulle dichiarazioni di Thomas Ceccon: “Davanti al nome Federica Pellegrini a qualcuno viene voglia di tirare batoste. Nella mia ultima stagione abbiamo nuotato insieme le staffette e dopo il record del mondo gli ho mandato un messaggio. C’è persino un video a Parigi in cui ci abbracciamo“.