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Mancano circa 15 mesi alle Olimpiadi di Parigi, appuntamento imperdibile per tanti fenomeni dello sport mondiale. Uno di questi è Adam Peaty, 28enne nuotatore e dominatore nella rana per quasi un decennio, ma che per arrivare all’appuntamento dovrà prima sconfiggere la depressione. “Sono stato in una spirale autodistruttiva, cosa che non mi dispiace dirlo perché sono umano. Dicendolo, posso iniziare a trovare le risposte. Sono arrivato a un punto della mia carriera in cui non mi sentivo me stesso: non mi sentivo felice nuotando, non mi sentivo felice correndo, il mio più grande amore è questo sport. Ho passato la mano su un pulsante di autodistruzione perché se non ottengo il risultato che desidero, mi autodistruggo”. Lo ha dichiarato al Times, dopo aver ammesso che la sua condizione sia peggiorata lo scorso anno mentre lottava con infortuni e la rottura del rapporto con la madre di suo figlio.
Il detentore del titolo olimpico dei 100 rana ha ribadito come non sia facile trovare ulteriori motivazioni dopo tanti successi: “Qualsiasi persona sana di mente sa che coloro che per 18 anni fanno la stessa cosa sono praticamente pazzi”, ha detto. “Tutto il tuo tempo è speso ad inseguire quell’obiettivo per questa opportunità di gloria olimpica. Una volta aveva senso, due volte era una grande richiesta. Una terza? È molto strano che lo facciamo, ma sono ancora qui. L’unico motivo per cui ho fatto un passo indietro per ora, a livello competitivo, è perché non so perché lo sto ancora facendo, ad essere onesti. Non so perché sto ancora combattendo. La cosa positiva è che ho notato un ‘perché’ lì. Sto cercando la risposta”
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