In un’intervista rilasciata per “La Gazzetta dello Sport” Gregorio Paltrinieri, medaglia d’oro a Rio nei 1500sl, ha voluto focalizzare la propria attenzione sull’atteggiamento tenuto da tanti giovani atleti in occasione delle ultime Olimpiadi brasiliane. Il forte nuotatore emiliano, che prenderà parte agli imminenti Mondiali di nuoto in vasca corta di Windsor, prova a scuotere le nuove leve lanciando un messaggio forte e chiaro.
Il campione azzurro ha mostrato tutto il suo disappunto: “Molti compagni sbagliano, vanno alle Olimpiadi e si sentono arrivati, soddisfatti, prendono il kit, si fanno i selfie nel villaggio, dove bisognerebbe arrivare con una mentalità diversa e con uno spirito differente. Magari poi non vinci, ma provaci”.
“Sembra che lo strano sia io. Nel 2012 avevo 17 anni” – afferma Paltrinieri – “e c’erano altri giovani. Me la sono voluta giocare nonostante l’età. Ora ci si adagia, la Nazionale viene vista come un punto d’arrivo”.
Secondo il ventiduenne di Carpi, a cambiare dovrebbe essere soprattutto la mentalità dell’atleta adolescente che si appresta a intraprendere una carriera di livello: “In Italia a quell’età pensi più ad uscire con gli amici, al Liceo dici ‘Ho tempo, posso diventare forte più avanti’. Invece non c’è tutto questo tempo. Più vai avanti e più rimani indietro con gli altri. Anche a livello psicologico non è facile. Le occasioni vanno sfruttate subito”.