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Il nuoto piange la scomparsa di Costantino “Bubi” Dennerlein. L’ex commissario tecnico azzurro è morto nella mattinata di domenica 5 giugno a Roma, nella sua casa alla Balduina, dopo un periodo di lotta contro vecchiaia, Covid e malattie successive. Avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 28 dicembre. Di madre romena e padre tedesco, nato a Portici, Dennerlein ha guidato l’Italia per 24 anni, prendendo parte a sette edizioni dei Giochi Olimpici da responsabile della Nazionale italiana di nuoto, partendo da Roma 1960. “Ci ha insegnato a vincere e a nuotare; ha formato generazioni di campioni. È stato un po’ il papà del nuoto italiano e stamattina ha raggiunto il fratello Fritz. Tutto il movimento è più solo. Ciao Bubi”, scrive la Federnuoto annunciando la triste notizia.
Bubi si dedicò a nuoto e pallanuoto anche da atleta: è stato il primo campione italiano assoluto di nuoto della Canottieri Napoli, con cui ha conquistato 10 titoli e stabilito 4 record nazionali, ha partecipato alla Olimpiadi di Helsinki del 1952 e vinto 2 scudetti di pallanuoto, nel 1957 e nel 1958. Competenze che Dennerlein riuscì a trasmettere ai suoi allievi da allenatore: i suoi atleti vinsero oltre 50 titoli italiani. Fra questi anche il fratello Fritz Dennerlein, ex pallanuotista e nuotatore: quarto alle Olimpiadi di Roma 1960 nei 200 farfalla, conquistò due bronzi europei e stabilì anche cinque record continentali tra 100 e 200 farfalla. Fu anche il maestro della campionessa Novella Calligaris (ttre medagle olimpiche a Monaco 1972 e l’oro iridato col record del mondo negli 800 a Belgrado 1973). Nello stesso periodo, come allenatore della squadra maschile di pallanuoto vinse lo scudetto del 1963, il terzo della storia del CC Napoli, precedendo in classifica la Pro Recco e la Lazio.
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