Volgono al termine i Mondiali di nuoto in vasca corta 2022, con l’ultima mattinata italiana di gare e l’Italia che chiude a sedici medaglie totali. Sfuma di un soffio, solamente quattro centesimi, l’oro a Nicolò Martinenghi, che deve arrendersi ancora una volta alla bestia nera Nic Fink nella finale dei 50 rana. Prestazione comunque maiuscola del 23enne di Varese, che si prende l’argento (il secondo dopo quello nei 100) davanti a Simone Cerasuolo per un podio che per 2/3 è tricolore. “Non posso negare ci sia un po’ di rammarico, bisogna lavorare su quei pochi centesimi. Ma sono tranquillo, ho nuotato bene”, ha ammesso Martinenghi nel post-gara. “Ho fatto una gara simile a quella di ieri, un tempo buono per la medaglia. Sono felice così”, ha dichiarato il 19enne Cerasuolo.
Splendido bronzo in rimonta anche per Lorenzo Mora, che fa il record italiano nei 200 dorso con 1:48.45. Il 24enne si gestisce nella prima parte di gara, poi con una grande progressione e il sorpasso nel finale ai danni del francese Ndoye-Brouard. “Ho provato un po’ a gestirla, ma è il meglio che potessi fare come risultato. Sono davvero felice”, ha commentato l’azzurro, che sale sul podio in compagnia dei due statunitensi Murphy e Casas.
Gli azzurri purtroppo vengono beffati anche nella finale della 4×100 mista, dove non riescono a confermarsi campioni iridati dopo il successo dell’anno passato ad Abu Dhabi. Gara di assoluto livello, con un finale straordinario che vede Stati Uniti e Australia conquistare ex aequo sia l’oro che il record del mondo in 3:18.98. Un vero peccato per Mora, Martinenghi, Rivolta e Miressi., in lotta fino agli ultimi millimetri di vasca: è bronzo per soli otto centesimi di ritardo.
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A Matteo Rivolta non riesce la difesa del titolo conquistato lo scorso anno ad Abu Dhabi nei 100 farfalla. Il 31enne milanese ha una buona progressione nel corso delle prime due vasche e a metà gara è in seconda posizione, ma perde terreno negli ultimi 50 metri. Il suo crono di 49.32 gli vale solo il quinto posto dietro al sudafricano le Clos, il canadese Kharun e il tedesco Kusch.
Niente da fare anche per Benedetta Pilato, che chiude con un settimo posto nei 50 rana il suo Mondiale piuttosto opaco. La giovane tarantina, apparsa in condizioni non ottimali per tutto il corso della settimana, non riesce mai a dare l’impressione di poter lottare per il podio e chiude in 29.48 la gara vinta dalla super favorita della vigilia Ruta Meilutyte. “Me lo aspettavo, credevo sinceramente di poter fare un po’ meglio di ieri, ma ci sta. Questo è quello che riesco a dare in questo momento. Non arrivavo qui con grandi aspettative, sapendo di non essere in forma e provando a dare tutto quello che avevo”, ha dichiarato la 17enne.
Margherita Panziera termina in quinta piazza la finale dei 200 dorso, vinti dalla padrona di casa Kaylee McKeown davanti alla statunitense Curzan e alla canadese Masse. “Rispetto alle avversarie mi manca molto la parte subacquea, che nella vasca da 25 è troppo importante. Sono comunque contenta di aver abbassato il tempo di questa mattina”. Questa l’analisi a caldo della 27enne di Montebelluna.