Questa notte è nata una stella: una stella classe 2005 che, pur esordiente in questi Mondiali, ha brillato come se fosse una veterana. Benedetta Pilato con il suo 29.98 ha firmato il nuovo primato italiano della distanza (il record precedente era sempre il suo, ovvero 30.13) diventando la prima azzurra ad abbattere la barriera dei 30 secondi. Il suo è stato il miglior tempo tra tutte le batterie, precedendo quello di Lilly King e quello di un’ottima Martina Carraro (30.38), la quale nella sua batteria si è tolta la soddisfazione di precedere la russa Yuliya Efimova (30.63). Due italiane, dunque, nei primi tre posti della classifica generale di queste batterie: ben pochi potevano attendersele in vista delle semifinali, dove le nostre portacolori cercheranno di fare del loro meglio.
Federica Pellegrini non è invece stata baciata dalla fortuna: l’azzurra, campionessa del mondo dei 200 stile libero, si è esibita più per gioco nei 50 stile libero odierni, sfiorando la qualificazione alle semifinali con il crono di 25.08. Un solo centesimo non ha sorriso all’azzurra che, comunque, non si è disperata di certo per questo esito, vista la valenza di una gara utile come “riscaldamento” in vista delle staffette nelle quali l’italiana sarà impegnata. Il riferimento è alla 4×100 stile libero mista che la vedrà protagonista insieme a Ilaria Bianchi, Alessandro Miressi e a Manuel Frigo.
Tornando alla cronaca nell’unica vasca si ripete un po’ quello che è già accaduto nei 100 metri, vale a dire la sfida tra la campionessa del mondo a Budapest Sarah Sjoestroem (miglior crono in 24.26), l’australiana Cate Campbell (24.40) e l’americana Simone Manuel (24.41), vincitrice in maniera davvero sorprendente della gara regina in Corea del Sud. Da osservare con attenzione in questo senso anche quanto saprà fare la danese Pernille Blume, oro olimpico della distanza e quarta nel computo complessivo delle qualificate alle semifinali (24.44).