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Come da tradizione, al termine della prima settimana di gare, il nuoto artistico, quello di fondo e i tuffi i Mondiali di Doha lasceranno spazio al nuoto in vasca. Si parte domenica nella piscina della Aspire Dome, dove l’Italia mette nel mirino medaglie e ulteriori pass olimpici a sei mesi dai Giochi di Parigi. La nostra squadra, capitanata da Gregorio Paltrinieri, si presenta al via con 34 atleti (20 maschi e 14 femmine): unici assenti tra i big Thomas Ceccon e Margherita Panziera. Ben sei i debuttanti: Alessandro Ragaini, Giammarco Sansone, Ludovico Blu Art Viberti, Sonia Laquintana, Giulia Ramatelli e Francesca Pasquino.
“I Mondiali di Doha saranno una manifestazione molto particolare e imprevedibile sia per l’atipica collocazione temporale e perché molti atleti hanno deciso di finalizzare la preparazione non per questo evento ma per i Giochi di Parigi – sottolinea il direttore tecnico, Cesare Butini – Un aspetto che inciderà sulle prestazioni è la posizione nel calendario. E’ la prima volta che un Mondiale viene disputato in febbraio, non sarà facile programmare e finalizzare. Per quanto ci riguarda questo campionato si colloca a poco più di dieci settimane dalle nostre selezioni e rappresenta la seconda occasione, insieme poi agli Assoluti, per prendere il pass olimpico. Molti atleti cercheranno di conquistare la qualifica olimpica in questa occasione; altri invece, già qualificati per Parigi, utilizzeranno il mondiale, seppur onorandolo al meglio, come test in vista delle Olimpiadi”.
“Uno dei nostri obiettivi è quello di qualificare le sette staffette previste dal format olimpico. Nella squadra abbiamo nove esordienti e sono presenti molti atleti nati dopo il 2001; questo a testimonianza di un ricambio generazionale che è già in essere”. Out Panziera e Ceccon, “due pedine molto importanti nella nostra squadra – riconosce il dt azzurro – L’assenza di Thomas inciderà anche sulle potenzialità delle staffette maschili e mixed. Sono sicuro che comunque la squadra, come suo solito, si impegnerà al massimo e non mancheranno buoni risultati anche se vorrei ricordare che il termometro di una manifestazione non sono solo le medaglie”.
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