Si è aperta con un sorriso per i colori azzurri la mattinata di domenica 11 febbraio con le prime batterie per quanto riguarda il nuoto in corsia ai Mondiali di Doha 2024, in corso di svolgimento da venerdì 2 a domenica 18 febbraio. All’Aspire Dome di Doha, Sara Franceschi si è infatti qualificata per le semifinali dei 200 misti femminili. Nono tempo complessivo per l’azzurro, che ha nuotato in 2:13.66 senza forzare. “E’ stata tosta doversi fermare in una stagione del genere, ma sono riuscita a sistemare i problemi che avevo e sono contenta di essere qui a giocarmela. L’obiettivo è qualificarsi per le Olimpiadi” ha dichiarato ai microfoni Rai.
Niente da fare invece per Marco de Tullio, fuori dalla semifinale dei 400 stile libero con il suo 3:49.44. “Sono molto dispiaciuto: non riesco più a gareggiare e ad allenarmi come voglio. Questi momenti vanno affrontati e lasciati alle spalle. Cercherò di far qualcosa per cambiare un po’ la rotta” ha spiegato. E’ andata poco meglio a Matteo Ciampi, il cui 3:47.23 non è stato comunque sufficiente per avanzare. “Gara discreta. Mi piacerebbe nuotare in tempi più bassi, ma nel complesso non male. Tengo sempre molto a questa gara e mi dispiace non esprimermi a quello che è il mio potenziale” ha commentato a caldo.
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Giornata no per Sonia Laquintana, crollata nelle batterie dei 100 farfalla. “Non so cosa dire. Sicuramente c’era un po’ di tensione per l’esordio” ha detto dopo un deludente 1:01.31. Meno preoccupato per l’eliminazione nei 50 farfalla invece Federico Burdisso (23.92): “Questa gara non l’avevo preparata e non mi aspettavo niente di che. Serviva più che altro per rompere il ghiaccio. In questo Mondiale vorrei far vedere qualcosa, mettendo da parte le parole“.
Tutto facile per Nicolò Martinenghi, approdato in semifinale nei 100 rana con il secondo tempo complessivo. L’azzurro ha nuotato in 59.27, più lento del solo Nic Fink (59.19), ma comunque in piena lotta per la zona medaglie: “Ho fatto la gara come volevo. Sono felice di essere tornato a disputarla come un po’ di tempo fa, passando più piano, e tornando veloce; stavo bene. Il tempo è il mio stagionale. Sapevo che l’avrei nuotato già stamattina perché mi sentivo meglio rispetto ad altre volte“. A sorpresa, ha staccato il pass per la semifinale anche un altro italiano, Ludovico Blu Art Viberti con il dodicesimo tempo assoluto (59.34): “Non era facile, bisognava rompere il ghiaccio e l’emozione era tanta, però ero anche molto fiducioso. Ho commesso qualche errrorino all’arrivo, ora speriamo di migliorare alcune cose. Papà Giorgio mi guarda in televisione, qui ci sono i miei fratelli e mio zio che erano in tribuna“.
Non ha deluso le attese neppure la staffetta 4×100 stile libero femminile, con Morini, Cocconcelli, Menicucci e Tarantino che hanno portato l’Italia all’atto conclusivo. Secondo tempo nelle batterie (3:39.20) alle spalle della sola Australia e finale in ghiaccio. Inoltre, la staffetta ha anche staccato il pass per le Olimpiadi di Parigi 2024 ma il merito è del 3’37”93 messo a referto a Fukuoka. Soltanto tre Nazionali (di quelle approdate in finale) possono infatti migliorarlo, pertanto l’Italia è già certa di assicurarsi uno dei 13 pass in palio. “Nessuna di noi ha nuotato il personale, ma nel pomeriggio possiamo sicuramente migliorarci. A Fukuoka con questo tempo non si entrava in finale, invece quest’anno possiamo giocarci veramente qualcosa di rilievo” ha dichiarato ai microfoni della Federnuoto Menicucci.
Infine, nell’ultima batteria di giornata, si è qualificata per la finale la staffetta 4×100 stile libero maschile. Zazzeri, Conte Boni, Deplano e Miressi hanno fermato il cronometro in 3:12.96, vincendo la propria batteria e ottenendo il secondo tempo complessivo alle spalle degli Stati Uniti. “Abbiamo rotto il ghiaccio. Volevamo qualificarci in finale in maniera tranquilla e ce l’abbiamo fatta. Ora avanti tutta” ha spiegato Alessandro Miressi.