Arriva un solo metallo per l’Italia nella penultima serata di finali ai Mondiali di nuoto in vasca corta, in corso di svolgimento a Budapest. Ancora una medaglia per Alberto Razzetti, che è bronzo nei 400 misti. Il venticinquenne italiano ferma il cronometro in 3’58″83 e sale per la quarta volta sul podio in questa rassegna iridata, terza a livello individuale. Un ottimo delfino lo aveva portato al comando poi il dorso, anello debole, lo ha fatto scivolare al quinto posto. Poi la grande rimonta con la rana dove si è posizionato al terzo posto e con lo stile ha mantenuto la medaglia di bronzo.
Medaglia d’oro al russo Ilia Borodin in 3’56″83, argento allo statunitense Carsten Foster in 3’57″45. “Il tempo obiettivamente non è eccezionale. In acqua mi sono sentito un po’ pesante – spiega Razzetti – Davanti erano tutti imprendibili. Sono però contento di aver preso un’altra medaglia. Adesso un po’ di riposo e poi pensero alla stagione in lunga”.
Buona la prestazione di Luca De Tullio, che chiude in quinta posizione gli 800 dopo essere giunto terzo nella serie veloce in serata. L’azzurro non parte bene, ma è protagonista di una gran seconda metà di gara e risale ad alta velocità vero il 7’34″32 finale. Beffato ancora una volta Florian Wellbrock, secondo alle spalle dell’idolo di casa Zalan Sarkany, mentre il bronzo se lo prende il giovane tunisino Ahmed Jaouadi. Nell’ultima gara della serata la 4×100 mista mista composta da Mora, Viberti, Capretta e Curtis non va oltre il settimo posto in una prova che vede vincere la Russia davanti a Stati Uniti e Canada.
UN RECORD DEL MONDO DOPO L’ALTRO
L’indiscussa protagonista di questa settimana ungherese continua però a essere Gretchen Walsh, che nell’atto conclusivo dei 100 farfalla fa segnare il suo settimo record del mondo. Il cronometro questa volta si ferma a 52″71, migliorando il già clamoroso 52″87 fatto segnare ieri e salendo sul gradino del podio davanti all’olandese Tessa Giele, che si ferma a 54″66 e all’australiana Alexandria Perkins, che fa registrare il record del suo continente in 55″10.
Ma la serata di Walsh non è finita con l’oro e il record del mondo nei 100 farfalla. La classe ’03 americana abbatte anche il primato di 22″93 nei 50 stile libero dell’olandese Ranomi Kromowidjojo che resisteva da più di sette anni: 22″87 per la campionessa a stelle e strisce in una semifinale che vede sorridere anche le due azzurre. Silvia Di Pietro si riprende il record italiano nuotando in 23″68, ma anche Sara Curtis prosegue il suo splendido Mondiale conquistando l’accesso in finale in 23″76.
“Ieri dicevo che questa sarebbe stata la mia ultima gara individuale internazionale – racconta Di Pietro – Non mi aspettavo neanche io di andare così forte e di poter essere a livello di una concorrenza di questo livello e così elevata. Certi risulati, però, sono incoraggianti e mi fanno capire che sono ancora competitiva”. Contenta per la compagna di squadra la giovane Sara: “Si merita questa soddisfazione, perché è un esempio per tutte noi – afferma la cuneese – Non pensavo di poter entrare in finale ed invece è andata benissimo”.Â
Pochi minuti dopo è arrivato anche un altro record iridato, uno di quelli che fa decisamente scalpore. A metterlo a segno è Noe Ponti, che toglie il primato dei 100 farfalla maschili a Caeleb Dressel e il suo 47″78 messo a segno sempre a Budapest quattro anni fa. Il nuotatore svizzero vince la gara in 47″71, precedendo all’arrivo il francese Maxime Grousset, secondo con 48″58, e l’australiano Matthew Temple, terzo in 48″71. Michele Busa si ferma ai piedi del podio, chiudendo in quarta posizione a +0.37 dal tempo di Temple.
“Ero già al limite in semifinale e questa sera ho provato a tirare fuori le energie rimanenti – racconta Busa – Ho fatto dei progressi incredibile ed è tutto merito di Cesare Casella: senza di lui non sarei qui oggi”. Settimo, un comunque bravo e coraggioso, Simone Stefanì. Il 24enne di Maglie chiude in 49″29 e paga il primo cinquanta in 22″66: “Per me è una rinascita, dopo tre stagioni non facili – spiega l’allievo di Andrea Sabino – Adesso spero di disputare una grande annata in lunga”.
Fa la storia anche Jordan Crooks, che è il primo nuotatore nella storia ad abbattere il muro dei 20 secondi. Il rappresentante delle Isole Cayman ferma il cronometro a 19″90 nella seconda semifinale dei 50 stile libero, sbriciolando il 20″08 nuotato in mattinata. Purtroppo non trova l’accesso in finale Leonardo Deplano, che chiude in decima posizione pur nuotando il suo miglior personale in 20″83. Dopo 7 anni cade anche il primato di Mireia Belmonte Garcia nei 400 misti femminili. E neanche di poco. Summer McIntosh sembra avere un motore sotto i piedi e sbriciola il record mondiale della spagnola, trionfando in 4’15″48, ovvero più di tre secondi meglio. Gara in cui vanno a medagli anche la statunitense Katie Grimes e la britannica Abbie Wood.
PILATO IN FINALE SENZA BRILLARE
Benedetta Pilato centra l’accesso in finale nella sua gara, i 50 rana, chiudendo la prima semi al secondo posto in 29″24 dietro Lilly King, ma il suo è il quinto tempo assoluto dietro anche quelli di Dominika Sztandera, Qianting Tang e soprattutto Ruta Meilutyte, che con 28″39 va a un passo dal suo stesso primato di 28″37 risalente all’edizione iridata di Melbourne nel 2022. Non riesce l’impresa, invece, a Chiara Della Corte, che non va oltre il 15esimo tempo in 30.06, mancando così la finale. “Non è facile essere sempre competitive. Sono giovane ma è già tanto tempo che gareggio a questi livelli – sottolinea la primatista italiana – Io mi sento anche bene in acqua e vedremo cosa accadrà in finale”.
Saranno domani impegnati in finale anche Ludovico Viberti e Simone Cerasuolo, che sono tra i migliori otto nei 50 rana. Rispettivamente settimo e ottavo tempo per i due italiani, dentro per il rotto della cuffia nelle semi che hanno visto Kirill Prigoda nuotare più veloce di tutti in 25″48 davanti al cinese Haiyang Qin e al sudafricano Chris Smith. “È andata bene e sono soddisfatto per aver abbassato il personale – le parole di Viberti – Seconda finale iridata individuale: non male direi”. Gli fa eco l’altro nostro rappresentante: “Mi sono sentito meglio al mattino. Domani devo dare tutto e non fare calcoli”.