Federica Pellegrini si è lasciata intervistare ai microfoni de “La Stampa”, raccontando della stagione appena trascorsa, dei momenti difficili ma soprattutto del percorso in vista delle prossime Olimpiadi a Tokyo 2020 dove la campionessa azzurra vuole esserci ma con obiettivi differenti: “Vorrei arrivarci, per l’appunto, senza pensare al risultato ma solo a divertirmi. Sarebbe la mia quinta partecipazione ai Giochi e poi a 32 anni finalmente smetterà con il nuoto agonistico. Non ancora deciso cosa farò dopo e per ora non è un’urgenza. Nella mia vita ho cambiato tante cose e continuerò a farlo, senza paura. Vedrò sul momento. Certo, prima o poi dovrò imparare a fare qualcosa sul serio”.
La “Divina” ha tirato un bilancio su quello che è stato il 2017, ritenendosi piuttosto soddisfatta: “Il 2017 è stato molto bello. Nei 200 stile libero ho rivinto il Mondiale 6 anni dopo l’ultimo successo iridato in quella gara. Era un sogno, ma soltanto un matto avrebbe potuto pensare che avrei vinto. A me sarebbe bastata una medaglia. Invece è arrivata la gara perfetta, il sogno che si è avverato. Adesso ho fatto tutto e vinto tutto.”
Infine Federica ha parlato anche del periodo forse più difficile della sua carriera, quando il suo allenatore Alberto Castagnetti è venuto a mancare nel 2009: “Mi ricordo ancora tutto di lui. Chissà come sarebbe stata la mia carriera se ci fosse stato ancora lui vicino a me. Giunta? Con lui sono cresciuta e maturata. Insieme abbiamo fatto una scommessa. Matteo, da tecnico molto intelligente, sa calibrare bene i miei allenamenti non mi fa mai annoiare, neanche in palestra, e mi sa dare stimoli sempre nuovi. Nello specifico i 200 stile libero restano la mia gara ma non li farò più, ormai appartengono al passato. Solo se dovessero servire alla staffetta azzurra potrei ripensarci. La mia carriera è all’ennesima svolta. Non penso più solo ai risultati, ora voglio divertirmi. E i 100 stile libero sono perfetti.”