Terza serata di finali per il nuoto in vasca agli Europei di Roma 2022 nella suggestiva cornice del Foro Italico. E la copertina ancora una volta se la prende Gregorio Paltrinieri, che fa impazzire il pubblico romano con una prova magistrale che gli permette di tornare campione d’Europa negli 800. A metà gara l’accelerazione decisiva, con la quale ha fatto il vuoto. Nulla da fare per Lukas Mertens, che chiude secondo. “Questa è una piscina straordinaria, ci tenevo tantissimo”, ha dichiarato il fenomeno di Carpi all’uscita dalla vasca. Il bronzo va a prenderselo uno straordinario Lorenzo Galossi, classe 2006, che si prende il lusso di superare Romanchuk negli ultimi duecento metri conquistando a soli sedici anni la sua prima medaglia da senior.
Emozioni incredibili anche nei 100 rana, dove Benedetta Pilato, già campionessa del mondo a Budapest, sale sul gradino più alto del podio anche nella rassegna continentale in casa. Si tratta di una fantastica doppietta, con Lisa Angiolini che a sorpresa tiene fino alla fine e va a prendersi un meritato argento davanti alla lituana Meilutyte. “Sono contenta, e sono contenta anche per Lisa che credo non se lo aspettasse. Il pubblico è spaziale”, ha detto la giovane pugliese ai microfoni della Rai. “Questa medaglia è una rivincita su tante cose. La dedica è per i miei nonni che sono a casa”, le prime parole di un’Angiolini visibilmente emozionata.
Di livello assoluto la gara regina, quella dei 100 stile libero, che incoronano una giovane stella mondiale come il rumeno Davide Popovici, che fa segnare il record del mondo in 46.98. Ma altrettanto bravo è Alessandro Miressi, che conquista il bronzo in 47.96. “E’ stata una bella gara, sono felice anche per il tempo. Sono tornato sui miei standard anche se c’è da lavorare per il prossimo anno. Faccio i complimenti a Popovici, ce l’avevo affianco e ci ho provato”, ha dichiarato l’azzurro ai microfoni Rai nel post gara. Sesto Lorenzo Zazzeri.
Sfuma nelle ultime due vasche, invece, la medaglia per Sara Franceschi nei 400 misti. La 23enne toscana, nella gara dominata dall’ungherese Mihalyvari davanti alla connazionale Jakabos, si fa riprendere nella frazione a stile libero e chiude quarta in 4:40.91. Più indietro Ilaria Cusinato, sesta in 4:44.24.
Medaglia di legno anche per la staffetta 4×100 stile libero donne, nella quale le azzurre devono però inchinarsi a tre potenze mondiali della specialità quali Gran Bretagna, Svezia e Olanda. Buona prestazione però per il quartetto Tarantino, Cocconcelli, Moroni, Di Pietro, che chiude in 3:38.01.
Nella prima finale, quella dei 200 dorso, non c’era stato nulla da fare per Matteo Restivo e Lorenzo Mora, chiamati ad un’impresa per andare a medaglia. Questa però non è riuscita, con i due azzurri che hanno chiuso rispettivamente in quinta e sesta posizione nella gara vinta dal transalpino Yohann Ndoye Brouard davanti all’ungherese Kovacs e al britannico Greenbank.
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Come sempre, però, la sessione è dedicata anche alle semifinali. Le prime a scendere in vasca sono state Alice Mizzau e Antonietta Cesarano, le quali purtroppo non sono riuscite ad ottenere la qualificazione alla finale dei 200 stile libero, riuscendo ad ottenere solo l’undicesimo e il dodicesimo tempo generale. Delusione per Federico Burdisso, che resta fuori dall’atto conclusivo dei 100 farfalla, per il quale invece stacca il pass Matteo Rivolta con il quinto tempo.
Chi impressiona è Silvia Scalia, che polverizza il suo stesso record italiano e con 27.39 ottiene il miglior crono nelle semifinali dei 50 dorso; eliminata invece Costanza Cocconcelli. Ottima prestazione anche di Luca Pizzini, che nuota un ottimo 2:10.48 nei 200 rana e ottiene l’accesso alla finale con il secondo tempo; fuori, con il sedicesimo tempo, Andrea Castello.