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Splende il sole a Glasgow, in questo ultimo giorno degli Europei di nuoto, e a splendere è anche la Nazionale Italiana che quest’oggi ha battuto il record di medaglie conquistate in un campionato, con il totale di ventidue.
Il primo a scendere in vasca è il milanese, classe 97′, Andrea Vergani. Dopo la strepitosa semifinale in cui Andrea ha battuto il record italiano di Marco Orsi (21.64) con il tempo di 21.37, è ora di conquistarsi una meritata medaglia. La concorrenza però non è di meno: il colosso Ben Proud è impossibile da sovrastare. Il britannico, autore del record dei campionati vince l’oro e per l’azzurro è medaglia di bronzo. Gara formidabile, nessuno se lo sarebbe mai aspettato, nemmeno lui: “Prima della partenza ero molto agitato” – dice ai microfoni – “Ma va bene così. Ai prossimi farò ancora meglio”. Ad ottenere un altro bronzo è Arianna Castiglioni che, dopo aver battuto il record italiano in batteria, chiude al terzo posto i 50 rana.
Dopo questi due bronzi, l’Italia splende d’oro:
“Scherzo poco, rido poco, ma sono fatto così. Magari quando torno a casa realizzerò quello che ho fatto”, queste sono le parole di Piero Codia dopo la stupefacente gara nei 100 farfalla. Straccia il record italiano di un secondo e mezzo e chiude in prima posizione con il tempo di 50.64, avanti a campioni come Laszlo Cseh e Aleksandr Sadovnikov.
Sigla nuovamente il record italiano, che già le apparteneva, lo abbassa di un secondo e conquista il secondo oro giornaliero: Margherita Panziera è una delle stelle di questo Glasgow 2018. Non ha rivali e nei 200 dorso ha saputo tener testa ad atlete di alto livello. Sale sulla vetta più alta di tutte con il tempo di 2:06.18. Con un sorriso a tremila denti arriva ai microfoni e non fa altro che ripetere “Sono contentissima”, continuando a sorridere con gli occhi lucidi e un volto che sprizza tanta felicità . All’apparenza una ragazza semplice e sottile che nasconde dentro di se un leone, proprio come il tatuaggio che Margherita ha dietro la schiena. Tra due mesi dovrà sostenere la tesi di laurea in economia aziendale e politica dello sport, ad una ragazza così le si può dire solo che “BRAVA”.
A chiudere in bellezza è Simona Quadarella. In Italia non è solo Mourinho a fare il triplete. Dopo la medaglia d’oro negli 800 e nei 1500 stile libero, arriva anche quella dei 400. Con uno sprint formidabile Simona tocca per prima all’arrivo battendo Anja Kesely che poco prima era in vantaggio. Sta volta non piange e si rende conto di non avere limiti: “Mi sto rendendo conto che posso fare molto di più. Devo smetterla di pormi dei limiti”.
Quante soddisfazioni ci ha regalato quest’Italia qui a Glasgow. Termina anche questo campionato europeo: tante le emozioni, sia in positivo che in negativo. Le giovani matricole sono state sorprendenti, dimostrando così il loro valore e che in futuro crescendo potranno ereditare con merito il trono dei veterani azzurri. Ora si guarda avanti, ci aspetteranno due anni di fuoco con i Mondiali in Corea e le Olimpiadi di Tokyo 2020. La concorrenza si alzerà ancor più di livello, ma la Nazionale Italiana di nuoto si farà trovare pronta per conquistare la vetta del mondo.