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Si è svolta oggi l’udienza al Tribunale arbitrale sportivo di Losanna per il ricorso della Wada contro Sun Yang, che durante un controllo antidoping ha fatto distruggere le provette contenenti i campioni di urina e sangue. L’organizzazione mondiale antidoping chiede per il nuotatore cinese una squalifica che va da un minimo di due anni a un massimo di otto, a differenza della FINA, che dopo aver aperto un’inchiesta, ha constatato che Sun Yang non si era reso responsabile di violazioni antidoping.
“Se non hanno le autorizzazioni richieste, non possono portare via alcun campione di sangue e urina – si è difeso Sun Yang -. Inoltre, mentre stavamo iniziando le procedure per il test ematico, ho visto uno degli assistenti dell’antidoping girare un video nella stanza. Ne avevo chiesto la restituzione, mi hanno risposto: ‘Dipende da te. Se riesci ad aprirle, puoi tenertele'”.
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