“La scelta di Paltrinieri di non allenarsi più a Ostia con me? Umanamente mi è dispiaciuto, anzi, ho patito un vero crollo emotivo. E’ stato come perdere un fratello che cambia posto dopo dieci anni. Con Greg abbiamo condiviso tutto”. Gabriele Detti da un mese non si allena più in compagnia del suo amico fraterno e rivale Gregorio Paltrinieri, che ha deciso di lasciare Ostia e la guida di Stefano Morini, e in un’intervista alla Gazzetta dello Sport il nuotatore livornese racconta di come siano cambiate le cose da quando l’emiliano, compagno di tantissimi podi, ha scelto di fare le valigie: “Mi ha detto che nel nuovo gruppo si sta trovando bene, l’importante è quello. Alla fine Gregorio si è solo spostato, ma non sono cambiati gli obiettivi. Per entrambi – sottolinea il nuotatore azzurro – resta la voglia di stupire e salire ancora sul podio insieme, come abbiamo fatto all’Olimpiade di Rio”.
Dopo un periodo difficile, per il classe 1994 l’appuntamento da non mancare è quello con le medaglie ai Giochi di Tokyo nel 2021: “Non voglio sbilanciarmi – aggiunge Detti – ma se faccio due gare individuali punto al top su entrambe: 400 e 800. I 1500? Non lo so, vedremo. Se ne occuperà Morini”. Il 2019 ha visto Detti conquistare soltanto un bronzo nei 400 stile ai Mondiali di Gwangju, protagonista peraltro di un battibecco con l’australiano Horton al termine di quella gara: “Ero arrivato con cinque mesi di vero allenamento dopo 16 mesi di stop per la spalla infortunata. Stavolta mi auguro di arrivare ad Assoluti, Europei e Giochi nel migliore dei modi, so cosa posso e voglio fare. E’ vero – prosegue – che la polemica dopo i 400 stile mi ha destabilizzato. Una volta che si è sul podio, si onora la bandiera, la medaglia, i sacrifici fatti. Se si vuol protestare, è bene farlo prima delle gare, non dopo che aver perso”. Al di là delle polemiche, l’obiettivo per le prossime Olimpiadi, comunque, resta quello di puntare all’oro: “Quando si arriva a una finale olimpica ci sono otto atleti che vogliono spaccare il mondo e vincere. Per diventare numero 1, devi allenarti come se tu fossi il numero 2. E io voglio andare alle Olimpiadi e battere tutti”, conclude Detti.