“Quando è arrivata la decisione non mi sono sorpreso. Era l’unica possibile, si parla di questioni di vita o di morte e non si può certo dare priorità a una competizione soprattutto a un evento per cui non ci sono le condizioni“. Caleb Dressel, campione del nuoto statunitense, commenta così il rinvio dei Giochi Olimpici di Tokyo al 2021 causa emergenza coronavirus. “Tutti possiamo essere migliori tra un anno – ha aggiunto il 13 volte iridato in un’intervista a ‘La Stampa’ -. Avevo raggiunto un punto di forma ottimale, pazienza, cureremo altri dettagli. Non sono preoccupato, non è cambiato nulla, solo le date. Basta non sprecare questo tempo, non renderlo inutile“. Il rinvio al 2021 però non cambierà i piani di Dressel: “No, il matrimonio sarà prima delle Olimpiadi, come era previsto. Non voglio basare l’esistenza sulla carriera da nuotatore“. Poi Dressel si racconta con la voglia di tornare alla normalità al più presto: “La religione mi aiuta molto, mette in evidenza i valori. Le Olimpiadi saltate non sono certo la fine del mondo. Detesto quando mi dicono ”mi dispiace”, come se avessi perso il mio momento. Non nuoto per le medaglie e comunque quelle che i Giochi assegneranno sono ancora tutte lì. Primo giorno post quarantena. Cosa farà? Nuoterò. Mi manca la vecchia routine“, ha concluso lo statunitense.