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“Se c’è un’Italia del nuoto vincente anche senza la Pellegrini? Sì, Federica ci ha insegnato molto, ci ha fatto capire cosa sia la determinazione unita alla voglia di fare e la professionalità . L’Italia sta raccogliendo i frutti di un periodo molto intenso, in cui ha lavorato parecchio nel cercare atleti e stiamo andando nella direzione giusta”. Ne è sicuro il direttore tecnico dell’Italnuoto, Cesare Butini, ai microfoni di Radio Anch’io Sport, su Rai Radio 1, dopo il trionfale Europeo concluso dalla Nazionale azzurra. “La nostra attività è la punta di un iceberg, ma a noi piace che queste manifestazioni rappresentino un volano per tutto lo sport – sottolinea ancora Butini – Questi successi, uniti all’esaltante cornice di pubblico, porterà a più praticanti nelle piscine e ad allargare la base, con la possibilità di trovare più talenti nel futuro“.Â
Su Paltrinieri: “Si è fatto scoprire tardi come personalità , noi lo abbiamo inserito nel cento federale di Ostia nel 2011. E’ cresciuto con noi, sotto la guida di Morini, ha vinto le Olimpiadi nel 2016 e adesso ha cambiato allenatore per confrontarsi anche nelle acque libere. E’ eccezionale, ci ha regalato grande emozioni ed è una figura di riferimento del nostro sport: se deciderà di fare solo il fondo, non ci saranno problemi da parte nostra, l’open water per noi è un vaso comunicante, visto che dalla piscina arriva anche Acerenza“. Per Butini, il numero di podi raccolto dagli azzurri a questi Europei “sarà difficile da ripetere, ma è un trampolino di lancio verso Parigi. Bisogna rimanere umili, lavorando duramente e restando coi piedi per terra: è importante mantenere questi successi ottenuti a livello di prestazione. Possiamo fare qualcosa di buono alle Olimpiadi”.
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