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Il presidente della Federazione Italiana Nuoto, Paolo Barelli, ha parlato all’Italpress della stagione appena volta al termine, cercando di trarne un bilancio: “E’ difficile dare un voto. Diciamo che siamo soddisfatti e ci promuoviamo, anche se consapevoli che c’è da migliorare. Il 2019 è stato un anno vincente per l’Italia: 15 medaglie ai mondiali di Gwangju e 20 medaglie ai mondiali di vasca corta a Glasgow. I successi rappresentano la forza del modello federale. Se queste medaglie sono arrivate è merito di tutti quelli che hanno collaborato e del loro impegno”.
Il numero uno della Fin e della Len ha poi proseguito, parlando del nuoto in generale: “Il nuoto è considerato uno sport completo e l’importanza di saper nuotare spinge le famiglie italiane ad entrare in contatto con questo mondo. Non a caso, secondo studi specializzati, il nuoto risulta essere lo sport più praticato tra i giovanissimi: i nuotatori tra i 3 e i 10 anni costituiscono il 24% del totale.”
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Infine, dopo aver speso due parole per i Gazzetta Awards – “Sono stati premiati Federica Pellegrini come donna dell’anno, il Settebello come squadra dell’anno e Benedetta Pilato come promessa dell’anno. Siamo felici che la Federnuoto abbia contribuito a questa serata di festa” – il 65enne romano ha concluso parlando dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020, dove Federica Pellegrini metterà fine alla sua carriera.
“Sarà molto difficile eguagliare lo storico risultato di Rio de Janeiro 2016 con ben otto medaglie. Se ne dovesse arrivare anche solo una sarebbe un successo. Federica è un’icona del nuoto. Non voglio parlare di ciò che succederà dopo Tokyo, mi sembra prematuro. Godiamocela fino alle Olimpiadi”. “Come sempre avrà il nostro sostegno” ha concluso Barelli.
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