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“Competizione aperta per transgender? Mi sembra che ci sia una commissione per valutare questa opportunità , è ancora qualcosa da venire, ci sarà una questione di uniformità da affrontare. Mi sembra una dichiarazione di apertura ma ci sono degli aspetti medico-scientifici da valutare“. Queste le parole del presidente della Federnuoto Paolo Barelli all’Adnkronos sulla decisione dell’ente del governo mondiale del nuoto, la Fina, in occasione dei Mondiali in corso a Budapest, di vietare agli atleti che hanno attraversato la pubertà maschile di correre negli eventi femminili. Avviato quindi un gruppo di lavoro con l’obiettivo di stabilire una categoria di competizione aperta, per gli atleti “indipendentemente dal loro sesso, sesso legale o identità di genere”.
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