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La terza e ultima giornata dei Campionati Assoluti invernali di Riccione 2020 ha visto andare in scena diverse prestazioni interessanti, anche se nessun atleta è riuscito a strappare il pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020 dopo le imprese dei giorni scorsi di Pilato e Ceccon, che però è stato grande protagonista anche oggi. Andiamo quindi a scoprire cos’è successo nel pomeriggio romagnolo.
La giornata si è aperta con la vittoria di Silvia Di Pietro nei 50 metri stile libero femminili, davanti a Cocconcelli e Federica Pellegrini che nuota una distanza sicuramente a lei poco congeniale in 25″47. Di Pietro vince in 25″22, un crono che non soddisfa la velocista azzurra. Spazio poi ai 200 dorso, che hanno visto l’affermazione al maschile di Christopher Ciccarese (1’58″16) e al femminile di Giulia Ramatelli in 2’13″07.
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Chiude in bellezza la sua settimana Thomas Ceccon, che dopo aver centrato il pass olimpico nei 100 metri farfalla nuota i 50 metri in 23″22 ad un solo centesimo dal record italiano di Piero Codia, oggi secondo davanti a Todesco e Rivolta. I 200 farfalla femminili invece vedono la vittoria negli ultimi metri di Roberta Piano Del Balzo su Ilaria Cusinato, mentre prosegue il dominio nella rana maschile di Nicolò Martinenghi: dopo la vittoria di 50 e 100 metri, il classe ’99 vince anche i 200 metri in 2’10″19 polverizzando il proprio personale di circa un secondo e mezzo.
Buona prova anche di Martina Carraro, che vince i 200 rana femminili con il crono di 2’25″74 davanti a Francesca Fangio e Lisa Angiolini. Vince anche Matteo Ciampi, che si impone nei 200 metri stile libero maschili in 1’47″96 precedendo Stefano Ballo e Stefano Di Cola. Crono di 4’11″60 per Linda Caponi, che si laurea campionessa italiana dei 400 metri stile libero femminili.
Spazio ai 200 misti nel finale di giornata, con la vittoria al maschile di Alberto Razzetti in 1’58″22 (a pochi centesimi dal suo record italiano) che però viene squalificato, con la vittoria quindi che va a Giovanni Sorriso in 2’01″74. Tra le donne vince Sara Franceschi in 2’14″25 davanti a Cocconcelli e Cusinato. La gara di chiusura è quella dei 1500 metri stile libero, nei quali Gregorio Paltrinieri domina nonostante gli imporanti carichi di lavoro e chiude la gara più lunga del nuoto in corsia con il crono di 14’45″02.
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