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“Ai Mondiali in Giappone l’Italia del nuoto si può riconfermare, il movimento è in grande crescita“. Cristina Chiuso, argento agli Europei di Helsinki 2000 e Eindhoven 2008 nella 4×100 stile libero e ‘talent’ Sky, non ha dubbi sulle possibilità della nazionale italiana in vista dei Mondiali di Fukuoka, in programma dal 14 al 30 luglio. In un’intervista a Sportface.it l’ex nuotatrice fa una accurata panoramica della situazione a 45 giorni dalla rassegna di Fukuoka, raccontando anche la sua esperienza ai microfoni di Sky, pronta per una super stagione estiva ricca di eventi sportivi. “Ormai sono tanti anni che faccio parte della squadra di Sky, dal 2012 a Londra, e devo dire che non avrei mai pensato che potesse diventare un lavoro e mi piace tantissimo – spiega Chiuso – Ho sempre avuto il pallino di trasferire trasmettere la mia passione per il nuoto non avendo la passione, l’esperienza e le caratteristiche per fare l’allenatrice. Questo è diventato il modo per far appassionare chi va in piscina e chi non. La squadra Sky è spettacolare e mi ha inserito subito nel gruppo. Speriamo questo rapporto vada avanti il più possibile”.
Chiuso si è poi soffermata sulla momento di forma e gli obiettivi della squadra italiana, reduce da una delle migliore campagne di sempre nei Mondiale di Budapest l’anno scorso, che volerà a Fukuoka a luglio: “Secondo me c’è grande differenza di livello tra il maschile e il femminile. Le donne hanno meno punte e non hanno una squadra compatta ma è il nuoto europeo femminile che in generale si difende male rispetto agli Usa e all’Australia, che con Katie Ledecky (USA) e con Emma Mckeon (AUS) e Ariarne Titmud (AUS) avranno un bottino di medaglie superiore agli altri. In questo momento il nuoto europeo è un po’ in difficoltà. Per quanto riguarda le nostre ragazze, nella rana stiamo crescendo con Pilato, che si giocherà i 50 con Ruta Meilutye. Pilato è un po’ indietro con la preparazione e non sarà facile qualificarsi per 100 mentre nei 50 resta una delle favorite perché ha tanto talento. Su gare più lunghe potrebbe andare un po’ più in difficoltà. Quadarella ha le potenzialità per andare a medaglia sia negli 800 che nei 1500 stile ma dovrà vedersela con le americane e le australiane che per ora hanno qualcosa in più. Una sorpresa potrebbe essere Panziera che ha dimostrato di saper vincere e lo ha fatto nei 100 e nei 200 l’anno scorso a Roma. Ma ai Mondiali ancora non ha dimostrato il suo potenziale. Anche Franceschi è in grande crescita, ha fatto medaglia ai Mondiali in vasca corta. Cusinato deve ancora mettere insieme i pezzi ma può fare molto bene. La grande mancanza al femminile sono le staffette, mentre uomini che possono contare su un ottima 4×200 e una 4×100 di livello. Da quando Federica (Pellegrini ndr.) ha smesso con la 4×100 e 2000 non siamo più tornati al livello. Manca una stile liberista di alto livello nelle distanze più brevi”.
“Al maschile c’e tanta scelta – prosegue Chiuso –Martinenghi nella rana può fare bene e lo sa perché dovrà difendere l’oro dei 100 rana e l’argento nei 50. Ceccon ha grandissime potenzialità e può fare tutte le gare, e sarà uno dei favoriti sicuramente dei 100 dorso dove ha vinto a Budapest. Miressi si deve ancora qualificare nei 100 dove ogni anno spuntano avversari da tutte le parti tra cui l’emergente Pang e Popovici, oro a Budapest, e Chalmers che sanno nuotare contro i 47’. L’assenza di Dressel può essere una buona occasione per fare bene. Poi c’è Paltrinieri, che continuerà a fare le acque libere, che quest’anno saranno prima della vasca. Nei 1500 saranno in 4 con Finke, Wellbrock e Romanchuk che gli daranno filo da torcere. Sarà una gara equilibrata e spettacolare. Negli 800 potrà migliorare il 4° posto di Budapest. Anche Acerenza può ripetersi nelle acque libere, ha fatto bene sia Piombino (vinto) che a Golfo Aranci (podio). Per quanto riguarda le staffette, l’oro nella 4×100 misto non me lo sarei mai aspettato, secondo me gli Usa sono più in forma dell’anno scorso. Hanno delfino e stile libero forse più forte di noi ma ce la giocheremo. Nella 4×100 stile non hanno Dressel e possiamo dire la nostra anche se la Gran Bretagna è forte come gli australiani. Burdisso può fare bene i 100 delfino. Nessuno parte da casa con la medaglia perché ci sono tantissime carte in gioco. E’ difficile confermarsi soprattutto per i giovani, spero riusciranno a gestire bene la tensione di dover ripetere i grandi risultati di Budapest. Hanno come punto di riferimento Greg (Paltrinieri, ndr) che li aiuterà sicuramente per capire come gestire le gare”.
Infine Chiuso ha scommesso su dei nomi che potrebbero tornare dal Giappone con una medaglia d’oro: “Per scaramanzia non tocco gli italiani (ride ndr). Andrò sugli stranieri e dico Mcnitosh (reduce dal record del mondo nei 400 misti nei trials canadesi) Ledecky (oro a Budapest nei 400, 800, 1500 stile), Mckeon nei 50 e nei 100 stile al femminile e l’ungherese Milak che è campione olimpico nei 200 farfalla e vice nei 100. Con questi nomi non sbaglio però voglio essere scaramantica anche se non possiamo nasconderci dietro a un dito essendo una delle più grandi potenze mondiali del nuoto. Speriamo che i nostri ragazzi si possano confermare in vista dell’Olimpiade di Parigi l’anno prossimo”.
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