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Manuel Bortuzzo continua il percorso di riabilitazione con uno spirito forte e combattivo. Il nuotatore, colpito dieci mesi fa da un colpo di pistola, ha visto cambiare gran parte della sua vita dopo quell’episodio. “Indietro non si può tornare ed è inutile rimpiangere il passato. Bisogna guardare avanti – ha affermato Bortuzzo in un’intervista concessa a Grazia -. Sarebbe stato meglio vivere come prima, con le mie gambe, ma ora che è successo, sono grato di ciò che la vita mi regala. Perché lo sport t’insegna a focalizzarti su un obiettivo e a volerlo raggiungere”.
Da poco è uscito anche il libro di Manuel Bortuzzo, intitolato ‘Rinascere’, in cui il giovane racconta come si è rialzato da una situazione difficilissima. “L’abisso è fatto di disperazione: ti assalgono pensieri profondi, cupi, tristi, molto brutti. Perché se la tragedia te la vai a cercare, cerchi di fartela passare. Ma quando non c’entri niente, non puoi fare a meno di chiederti perché”.
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SUL FILM CON RAOUL BOVA – “Sul grande schermo ci sarò io, ma anche il Manuel che non si è mai visto, il ragazzo che soffre per ciò che è successo. Raoul è un nuotatore, ma per me anche un maestro di vita. È umile, un combattente, che affronta le battaglie in silenzio”.
SULLE OLIMPIADI DI TOKYO – “Quest`estate penserò: potevo essere lì. Spero di gioire per gli amici che ci andranno. Partecipare alle Paralimpiadi? La riabilitazione resta la mia priorità”.
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