“Adesso iniziano le ultime cinque/sei settimane cruciali di questo percorso che dura ormai da un anno, ora dovrò cercare le sensazioni giuste per arrivare a quell’esplosività che attualmente manca. Quando uno ha un titolo da difendere, l’unico obiettivo è quello di riuscirci a tutti i costi. Non voglio peccare di spavalderia ma a Glasgow cercherò di ripetere quanto fatto due anni fa a Londra”. Queste le parole di Luca Dotto, il nuotatore azzurro non si nasconde e agli Europei che si disputeranno a Glasgow dal 3 al 9 agosto punta a difendere il titolo conquistato nei 100 stile libero. Prima però c’è il Settecolli che partirà venerdì 29 giugno:“Spero al Settecolli di riuscire a migliorare le mie sensazioni e i tempi fatti in terra spagnola – ha continuato Dotto in un’intervista esclusiva a Sportface.it realizzata alla media marathon presso la prestigiosa location del Circolo Antico Tiro a volo di Roma – A Tarragona è stata un’esperienza molto positiva perché arrivavamo da un duro periodo di allenamento. Si sono viste delle ottime cose, ottimi tempi, nonostante le sensazioni non siano ancora quelle ottimali”.
La Nazionale nell’ultimo periodo si sta rinnovando, uno status che non può che fare piacere ad un veterano come Luca: “Negli ultimi due anni tanti ragazzi molto giovani stanno vendendo fuori e nonostante queste siano le loro prime bracciate a livello internazionale stanno già dicendo la loro e, soprattutto, non hanno paura di confrontarsi con atleti medagliati di grande esperienza – ha sottolineato l’azzurro – Questa è una cosa che fa molto bene al movimento e a noi che siamo ormai da tanto nel giro della Nazionale”.
Un’ultima battuta, poi, sul suo amico e compagno di squadra, Filippo Magnini, che per la prima volta non sarà al suo fianco nella piscina della Capitale: “Filippo manca tanto; oltre ad essere stato un ottimo compagno di squadra e di mille avventure in giro per il mondo, è stato per me un grande amico. Purtroppo è così, so che un giorno toccherà anche a me. Mi ha insegnato tanto e spero di poter diventare, come lo è stato lui per me, un punto di riferimento per tutti coloro che stanno entrando in Nazionale in modo da poter costruire insieme un gruppo davvero competitivo”, ha concluso Dotto.
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