“È vero che io e lui ci siamo frequentati poco, lo saluti e non ti saluta, poi magari non lo saluti una volta e sei quella che se la tira. Ma il rapporto è sempre stato cordiale. Quello che mi dà più fastidio è che ha detto che apprezza l’atleta ma non la persona, però lui come persona non mi conosce. Secondo me ha capito che fare il provocatore funziona, infatti attacca un po’ tutti, compreso Sinner”. Intervistata dal ‘Corriere della Sera’, l’ex leggenda del nuoto azzurro, Federica Pellegrini ha affrontato diversi temi, tra i più interessanti quello del rapporto non idilliaco con Thomas Ceccon, come lei campione olimpico e veneto doc, che nei confronti dell’attuale membro CIO aveva dichiarato: “Per me non rappresenta niente. Non è mai venuta a dirmi una parola. Si fa i fatti suoi e io mi faccio i fatti miei. L’ho vista allenarsi tantissimo. L’ho ammirata come sportiva. Per il resto, sinceramente no”.
DA MAGNINI A MARIN, LE LOVE STORY DI FEDE
Non mancano diversi accenni alla sua vita sentimentale: “Con una medaglia a Rio 2016 mi sarei ritirata. Non sono sicura che avrei sposato Filippo Magnini, anche se gli avevo già detto di sì. Posso dire che se fossimo andati avanti ci saremmo fatti molto male. Quindi forse è andata bene così. Lui ha fatto tanto male a me all’inizio, io l’ho fatto a lui alla fine, perché non ero sicura”. E sui suoi tradimenti: “L’ho scoperto due volte. La prima ha lasciato a casa il vecchio cellulare e ho letto i messaggi. La seconda volta gli ho mandato un paparazzo, con l’incarico di tenerlo d’occhio a Pesaro, sotto casa sua. Avevo dei sospetti e avevo ragione, si vedeva ancora con la sua ex ragazza. Ma ho perdonato”.
Prima ancora, c’era stata la storia con l’altro nuotatore Luca Marin: “Aveva un carattere molto difficile, doveva far vedere in pubblico che era l’uomo, usava parole pesanti, prevaricatorie. Io soffrivo, ma ero innamorata. Luca e io ci trascinavamo da un po’, la mia intenzione era stare nel limbo fino a dopo i Mondiali, per poi lasciarlo, mi ha beccato prima con Filippo. La Nazionale si è schierata, che strano, con il maschio. Anche quelli che avevano visto come Luca si comportava con me. Ma se è la donna a decidere è una stronza”.
IL RAPPORTO CON LA POLITICA
“L’ultimo lancio lo fece quando sono nata io. Disse che era la prima volta che si buttava avendo paura di perdere qualcosa. Andò a fare il barman”, ha aggiunto, parlando del padre parà della Folgore. “I geni dell’acquaticità me li ha trasmessi mia madre Cinzia, mio padre era molto appassionato alla politica. A casa entravano giornali e libri di orientamenti diversi”. E di politica parla anche l’ex nuotatrice: “Mi sento di destra moderata. Giorgia Meloni? Con lei ho più che altro una forte solidarietà femminile. Credo non sia facile gestire quel ruolo da donna; anche io, nel mio piccolo, l’ho provato. Spero che una donna faccia grandi cose per le donne. Ma da questo punto di vista direi che possiamo migliorare molto”.
PELLEGRINI E IL PATRIARCATO
E l’ex campionessa è anche entrata nel consiglio d’amministrazione della Fondazione Cecchettin: “Quando è stata uccisa ero incinta di mia figlia. Quella tragedia mi ha portato a pensare al patriarcato, a quante volte le donne vengono sminuite. È successo anche a me”. Infine, sulla vita da madre: “Un cambiamento epocale. Me lo aspettavo, ma non così. L’ho portata anche ai Giochi di Parigi. Non faccio paragoni ma i miei quattro cani è come se fossero stati i miei primi quattro figli. I primi quaranta giorni sono stati durissimi, allattavo, non dormivo, la piccola non si staccava mai da me. Tutti mi dicevano: è il momento più bello! Invece non ne potevo più”.