“Ho accusato un po’ la stanchezza, dopo la finale con la staffetta di giovedì sera. E’ andata comunque benissimo: non ho forzato troppo nella prima parte di gara e poi ho accelerato nella seconda. Domani sarà una finale esaltante”. Parola di Lorenzo Galossi, 16 anni, ieri con l’argento al collo nella 4×200 agli Europei di Roma. Oggi nelle batterie della seconda giornata ha nuotato il quarto tempo in 7’49”08 alle spalle di un certo Paltrinieri negli 800. La finale è in tasca e c’è una promessa speciale da mantenere: “Con il mio allenatore Minotti ci siamo detti che se mi fossi qualificato in una finale, mi avrebbe portato a Trigoria. Quindi ecco, spero di andarci presto”, racconta in zona mista il nuovo enfant prodige del nuoto italiano. Il calcio, la Roma, è una passione, “una malattia”. E ancora: “Il calciomercato? Bello, abbiamo comprato un sacco di campioni, però non sono andato domenica sera allo stadio (per l’amichevole con lo Shaktar, ndr): l’allenatore mi ha consigliato vivamente di evitare…, diciamo così”. Per vedere la Roma ci sarà tempo: “Voglio prendere i biglietti per la partita con il Napoli, mi piacerebbe“. Le idee sul futuro sono chiare: “Non ho nessuna fretta. Con la mia società stiamo costruendo un percorso impegnativo e di lunga durata. Le vittorie fanno sempre piacere ma non ho fretta“. Nel mirino c’è Parigi 2024: “E’ uno degli obiettivi che mi sono messo in testa e per cui sto mettendo le basi, spero di centrare una gara olimpica”.
Europei nuoto Roma 2022, il 16enne Galossi in finale negli 800: “Ora voglio andare a Trigoria”
Lorenzo Galossi, Mondiali Budapest 2022 nuoto - Foto Andrea Staccioli/DBM