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Mano pesante da parte del Tribunale nazionale antidoping di Roma per il campione italiano di nuoto Filippo Magnini, squalificato per quattro anni per doping. La richiesta della procura sportiva era di otto anni, la sentenza dimezza la condanna, ma resta duro il verdetto nei confronti dell’ex nuotatore azzurro, ritirato da circa un anno. Il due volte campione del mondo nei 100 metri stile libero è stato ritenuto colpevole di aver violato l’articolo 2.2 del codice dell’Agenzia mondiale antidoping (Uso o tentato uso di sostanze dopanti).La prima sezione del Tna ha squalificato per quattro anni anche Michele Santucci per la violazione dello stesso articolo del codice Wada.
Il processo nasce dall’inchiesta nei confronti dell’ex nutrizionista del nuotatore pesarese Guido Porcellini, condannato a 30 anni di squalifica: non sarebbe stato provato il coinvolgimento diretto di Magnini e l’assunzione da parte sua di sostanze dopanti, ma solo il fatto che ne fosse stato destinatario. L’ex nuotatore farà ricorso in appello.