Si ritira a 28 anni Giorgio Minisini, icona del nuoto artistico maschile. “Mi sono fatto tanto male per questo sport e adesso semplicemente non sono più disposto a farlo. I Campionati Italiani Assoluti saranno la mia ultima competizione da atleta“, ha annunciato in conferenza stampa al circolo del tennis a Roma il fuoriclasse azzurro. Il campione romano ha poi aggiunto: “Volevo davvero l’Olimpiade, e la volevo così tanto da essere disposto a continuare a praticare un’attività che non mi dava ormai nessun piacere, se non quello di sapere che forse, alla fine del tunnel, ci sarebbero stati cinque cerchi a dare un senso a tutto“. Poi sui campionati italiani, sua ultima gara, Minisini ha spiegato: “Nuoterò unicamente nel singolo. Porterò un nuovo esercizio, su una musica che mi ero ripromesso sarebbe stata la mia ultima colonna sonora. Anche se non pensavo l’avrei usata così presto. Sarà l’occasione per chiudere il cerchio di queste due decadi, e per farlo in un modo che lasci a me un bel ricordo di questo viaggio che abbiamo fatto insieme“.
Invece lo scorso aprile Minisini fu escluso per scelta tecnica dalla squadra italiana qualificata ai Giochi Olimpici di Parigi, edizione che per la prima volta include anche gli uomini del nuoto artistico. Le nuove regole permettono a un massimo di due atleti di gareggiare nell’esercizio delle squadre, composte da 8 unità . Ma l’Italia ha scelto di non avvalersi di Minisini nella gara a squadre. Da ricordare che ai Giochi non è presente il duo misto, specialità dove il classe ’96 ha vinto ai Mondiali tre ori, tre argenti e due bronzi, e nemmeno il solo maschile, dove vanta un oro e un argento iridati. Agli Europei ha conquistato due ori e quattro argenti nel duo misto mentre nel solo due ori, un argento e un bronzo. Il romano è stato atleta dell’anno Fina per tre stagioni (2017, 2018 e 2022). La sua esclusione ai Giochi fu molto criticata per la popolarità di Minisini, considerato uno dei precursori del nuoto sincro al maschile nel mondo. Fu lanciata una petizione per far competere l’azzurro ai Giochi e su questa stessa linea di pensiero si espose anche il suo rivale storico, lo statunitense Bill May, altra figura iconica del sincro mondiale, che ai Giochi ci sarà con la squadra sincro del team Usa di artistico.
“L’esclusione dalle Olimpiadi non ha avuto alcun impatto nella scelta. Se avessi fatto l’Olimpiade magari non mi sarei fatto certe domande e sarei arrivato a questo stesso punto chissà quando e soffrendoci di più”, ha aggiunto l’azzurro durante la conferenza stampa d’addio. Parlando invece della scelta della Dt, Patrizia Giallombardo, nell’escluderlo da Parigi, ha spiegato: “Mi rendo conto quanto sia stato difficile per lei, perché si prende tutta la responsabilità . Ma lei mi è stata tanto vicino come persona, mentre come atleta mi ha dato quello di cui avevo bisogno. Ci tengo che lei sappia che ha la mia vicinanza”.
Minisini infine poi dell’eredità che lascia: “E’ una delle cose che mi dà più soddisfazioni, pensare che oggi un bambino possa andare alle Olimpiadi mi riempie di orgoglio, perché a me da piccolo non era permesso sognarlo. Ho tenuto per me questo malessere perché sapevo di essere un esempio per tanti ragazzini che avevano bisogno di un esempio positivo”.