Quando l’hanno chiamato in campo tra il primo e il secondo set della sfida tra Milano e Civitanova, seconda giornata del massimo campionato italiano di volley maschile, non voleva crederci. Simone Barlaam non se l’aspettava proprio. Il miglior atleta dei Mondiali di Nuoto Paralimpico di Londra 2019 aveva accettato l’invito alla partita per assistere “per la prima volta dal vivo a un match di pallavolo” e invece ha ricevuto una “sorpresa bella e inattesa”.
“Mi hanno premiato – racconta Simone – e nominato ambasciatore del progetto Volley4all, la pallavolo per tutti”, iniziativa sociale lanciata dalla Powervolley Milano proprio in occasione dell’esordio casalingo in Superlega. Per Barlaam davvero una bella soddisfazione: “Sono lusingato da questo riconoscimento – ammette il diciannovenne nuotatore milanese – Peraltro la pallavolo mi piace molto e il PalaLido è stata una piacevole scoperta”.
Dopo aver stupito il mondo salendo sei volte sul podio durante la rassegna iridata londinese, Barlaam è stato meritatamente inondato di premi e riconoscimenti: dal “CHI È CHI Awards Sport & Stile” al ruolo di ambasciatore del Volley4all fino al premio come miglior nuotatore dei Mondiali, peraltro votato dal pubblico. “È un onore e una responsabilità, perché questi risultati non devono rappresentare una fine ma soltanto un inizio, una parte del processo della mia carriera – osserva Simone – Sono felice del premio come miglior nuotatore perché dà visibilità al nostro movimento e al lavoro della federazione. L’invito del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è un altro importante riconoscimento alla nostra Nazionale: il trionfo nel medagliere è stata davvero un’impresa incredibile, che va al di là delle prestazioni individuali”.
Per l’atleta della Pol.Ha Varese, però, la vita non è cambiata, anche se la notorietà ha moltiplicato gli impegni pubblici. “Diciamo che ho giornate molto piene tra allenamenti e inviti che fanno sempre piacere – racconta con un sorriso il giovane milanese – Avere tutte queste attenzioni, anche da parte degli organi di informazione, è sicuramente piacevole, ma la mia vita è sempre la stessa: sto proseguendo gli studi al Politecnico di Milano e ho ripreso ad allenarmi con grande intensità”. Anche perché nel futuro immediato di Simone ci sono nuove sfide con la storia, tra Europei e la Paralimpiade di Tokyo: “Battere mostri sacri a Londra è stato incredibile, ma non mi ritengo un atleta finito – spiega Barlaam – Sono ancora in fase di crescita e devo migliorare molte cose. Per questo, pensando ai miei prossimi obiettivi, più che sui risultati mi piace concentrarmi su me stesso e sul lavoro da affrontare nel miglior modo possibile. Finora questo approccio ha funzionato, quindi voglio continuare su questa strada”. Una strada già piena di successi a soli 19 anni.