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Da Ostia a Londra: il Mondiale si costruisce sul litorale romano. La Nazionale italiana di nuoto paralimpico è in ritiro al Polo Natatorio sino al 16 agosto per preparare l’evento dell’anno, i Mondiali che si disputeranno nella capitale inglese dal 9 al 15 settembre. “È una settimana importante per noi – esordisce il Coordinatore Tecnico della nazionale, Riccardo Vernole – Era importante vederci, stiamo facendo un lavoro molto intenso sia a livello quantitativo che qualitativo e quando tutti i ragazzi riescono a nuotare insieme, fianco a fianco, tirano fuori le giuste energie per poter affrontare quest’ultima fase del percorso verso il Mondiale”.
Alla rassegna iridata l’Italia si presenta con ventidue atleti, dodici uomini e dieci donne, e con un obiettivo ben chiaro: confermare la propria posizione nell’élite internazionale. “Non ci vogliamo nascondere, la nostra è una nazionale numerosa con grandi prospettive e buone chance di andare a podio – prosegue Vernole – Tutti e 22 gli atleti hanno la possibilità di raggiungere un obiettivo importante. Anni fa era un sogno, ora invece è realtà e tutto questo non è venuto per caso, ma dietro c’è un grosso lavoro da parte dei ragazzi, delle società sportive, degli allenatori e della federazione. Solo con un ottimo lavoro qualitativo e professionale si possono raggiungere risultati importanti, come è accaduto nell’ultimo Mondiale a Città del Messico dove siamo arrivati terzi. A Londra non sarà così facile, sono passati due anni e sono entrate in gioco nazionali importanti come la Russia, ma quel Mondiale ci ha dato una grande spinta. Non ci siamo soffermati su quelle vittorie, ma abbiamo capito che, su quella base, potevamo costruire una grande Nazionale. E questa oggi è una grande Nazionale, al di là dei risultati che avremo a Londra”.
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All’Acquatics Centre, tra l’altro, Morlacchi e compagni non andranno solamente a caccia delle medaglie iridate, ma anche della qualificazione alla prossima Paralimpiade di Tokyo 2020: “Sarebbe positivo se riuscissimo ad arrivare tra le prime cinque nazioni al mondo – puntualizza Vernole fissando il traguardo minimo – Un obiettivo non facile, ma raggiungibile. Ovviamente non conosciamo bene la Russia, rientrata da poco, e inoltre sarà comunque un Mondiale particolare perché precede la Paralimpiade di Tokyo 2020 non solo da un punto di vista temporale, ma anche perché mette in palio alcuni pass per l’evento più importante del quadriennio”.
Venti dei ventidue atleti azzurri convocati da Riccardo Vernole hanno già disputato rassegne continentali o iridate. Nel gruppo ci sono poi due esordienti, Angela Procida e Giulia Terzi, sulle quali il coordinatore tecnico della nazionale tricolore punta fortemente: “Non voglio mettermi in imbarazzo da solo, ma le sorprese arriveranno proprio dalle esordienti – afferma Vernole – In ogni caso la mia fortuna è oggi quella di non dover parlare dei singoli, perché ho tanti atleti importanti, donne e uomini. Il movimento è veramente cresciuto”. Peraltro a Ostia, dopo gli azzurri, si allenerà anche la nazionale paralimpica della Gran Bretagna. Un duello a distanza che Vernole trasferisce già nella piscina di Londra: “Hanno scelto Ostia per la funzionalità della struttura, ma per noi è come se ci fosse una conquista del nostro territorio, ci sentiamo tra virgolette ‘violati’ – ha osservato il ct con un sorriso – Quindi la nostra risposta sarà andare a conquistare delle medaglie vere a Londra, a casa loro”. La sfida è già partita.
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