Formazione e condivisione, oltre il risultato. La Polha Varese si conferma anche nel 2019 sul gradino più alto del podio del Campionato Italiano Società, ma la presidente della polisportiva, Daniela Colonna Preti, si è soffermata su altri obiettivi. “Riconfermarsi non era affatto scontato”, ha dichiarato soddisfatta la presidente. “Ci teniamo a lavorare con umiltà, senza avere la presunzione di essere i migliori del mondo. Fatichiamo quotidianamente con l’obiettivo di portare in piscina tanti bambini e ragazzi con disabilità con la speranza di riuscire a coronare i loro sogni, le vittorie vengono dopo. Tutto ciò è reso possibile grazie ad uno staff fantastico, dai tecnici ai volontari, e dalla solidarietà ed empatia che caratterizza tutti i nostri atleti, sempre pronti ad aiutarsi l’uno con l’altro. Questo ci consente di inserire giovanissimi alle prime esperienze nello stesso ambito dei vari Federico Morlacchi, Simone Barlaam ed Arianna Talamona. La vittoria del Campionato Italiano Società non era il nostro obiettivo primario, ma è stata la piacevolissima conseguenza di un percorso serio e capillare vissuto in un clima di amicizia e condivisione”.
Già, amicizia e condivisione. Due valori immensi, emersi in modo lampante nella quattro giorni di gare vissuta a Lignano Sabbiadoro. “L’affiatamento dei ragazzi anche al di fuori della vasca è determinante. Lo sport non è l’inizio o la fine della vita di una persona. Lo sport inteso come mezzo e mai come fine è a tutti gli effetti una palestra di vita e ciò che a noi preme è vedere la formazione di adulti ricchi di autostima, consapevolezza e capacità di seminare del bene. Il fatto che si vedano spesso anche oltre gli allenamenti è fantastico. Sono persone, prima che atleti, sempre pronte a portare la propria testimonianza nelle scuole e nei vari eventi organizzati ed è grazie a loro che riusciamo a dare un’idea della disabilità sempre più positiva e sempre più completa”.
La Polha Varese non è solo nuoto, ma una grande famiglia pronta a condividere ogni tipo di emozione. “Ogni ragazzo per noi è un mondo. Nostro dovere è anche quello di saper diversificare l’approccio con ciascuno di loro. Chi si racconta con leggerezza, chi passa tanto tempo sui social, chi timido e riservato. Tante piccole differenze che non sono in grado di scalfire il grande legame che negli anni si è venuto a creare. L’hashtag #forzapolha significa far parte di un unico gruppo. Come associazione facciamo un grande lavoro sullo spirito di squadra restando molto attenti a non creare del campanilismo. In quanto polisportiva dobbiamo riservare lo stesso spazio a tutte le discipline, dall’atletica leggera all’hockey, dal tennis tavolo al kayak. Nessun settore deve sentirsi migliore o peggiore dell’altro. Il legame e la connessione devono sussistere a 360°, come in una grande famiglia. I ragazzi devono essere liberi di diventare campioni, come di non esserlo. Chi non lo è, gioisce per i successi dei propri compagni: è questa la nostra vittoria più bella”.