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L’Italia incassa la terza sconfitta consecutiva alla Volleyball Nations League femminile 2021 ma è una squadra che fa ben sperare. Terzic ha fatto una scelta simile a quella del Ct Mazzanti, portando alla VNL di Rimini una formazione sperimentale priva di tante big e con giovani cresciute nel campionato serbo. La Serbia però può contare su giocatrici di esperienza come Lazovic e Caric, trascinatrici nei momenti decisivi. L’Italia invece concede troppo proprio nelle fasi più importanti, peccando di lucidità.
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Sembra che il giovane gruppo azzurro abbia “paura di vincere”: se la gioca ad armi pari ma quando potrebbe affondare il colpo decisivo non riesce a farlo. Ne è una dimostrazione il terzo set, ben giocato dall’inizio e con un vantaggio di 5 punti che se ne va negli ultimi scambi, con la Serbia che non perdona e vince in rimonta ai vantaggi. Tanto rammarico dunque, anche per i troppi errori al servizio e una ricezione che fatica ancora terribilmente.
L’Italia deve prendere consapevolezza di poter vincere anche contro Nazionali più quotate, perché la qualità c’è. Lo dimostrano i servizi insidiosi e i primi tempi decisi di Mazzaro, la regia intelligente di Battistoni, i colpi di potenza e manualità di D’Odorico, Omoruyi e Nwakalor. Omoruyi è stata inserita da Bregoli fin dal primo minuti, mentre Sylvia Nwakalor ha trovato spazio dopo i primi scambi facendosi trovare subito pronta. Proprio la bisontina è stata la top scorer del match, con 24 punti a referto. Le azzurre difendono tanto e ci credono, ma manca quell’ultimo step per fare davvero paura alle avversarie.
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