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Volley, commento Italia-Russia Europei 2021: azzurre spettacolari e così si può sognare

Italia Mondiali volley Giappone 2018
Italia ai Mondiali di volley 2018 - Foto Profilo Facebook ufficiale Fipav

L’Italia spazza via la Russia con un secco 3-0 e vola in semifinale agli Europei 2021 di volley femminile. Quello che di buono si era visto, nel gioco e nell’atteggiamento, contro la Croazia, si rivede elevato al quadrato contro la formazione russa allenata da Busato. Le ragazze di Davide Mazzanti concedono poco o nulla, limitando quegli errori che fin qui avevano permesso anche ad avversarie modeste di rimanere in partita. Alessia Orro, ormai prima scelta di Mazzanti per la regia, cambia un po’ distribuzione rispetto alle precedenti uscite e chiama in causa molto di più Paola Egonu fin dal primo minuto. Si attendevano riscontri nei match decisivi e le ragazze terribili hanno risposto presente con una prestazione maiuscola, mantenendo la concentrazione nonostante l’ampio vantaggio.

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L’Italia riceve bene e dopo un primo set “di rodaggio” trova anche un’ottima fase di cambio palla. Le azzurre chiudono la partita con 44 attacchi vincenti (47% di efficienza), 9 muri (contro i 6 russi), 5 aces (solo 1 per la Russia) e commette 10 errori (14 quelli avversari). Sempre ottimo il gioco al centro con 10 punti di Cristina Chirichella (7 in attacco, 1 ace, 2 muri) e 6 di Anna Danesi (3 dall’attacco, 3 muri). Cresce tantissimo Miriam Sylla, che dopo le prestazioni opache delle prime uscite, riceve sempre meglio e difende tantissimo, oltre a mettere a terra 10 palloni (8 in attacco col 50%, 1 ace, 1 muro).

Elena Pietrini continua a tenere alto il ritmo e mette a segno 13 punti (12 dall’attacco con il 44%, 1 ace), mentre Paola Egonu ne firma 15 (14 dall’attacco con il 52%, 1 muro). Da sottolineare il sempre prezioso apporto di Monica De Gennaro e la grande serata dai nove metri di Orro, protagonista dell’allungo micidiale del secondo set. Grande prestazione corale e se l’Italia è questa si può davvero sognare, ma bisogna tenere alta la concentrazione perché in gara secca può succedere di tutto.

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