L’Italvolley femminile ha iniziato la sua preparazione in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Dal ritiro della Nazionale azzurra in Val di Fiemme ha parlato il ct Davide Mazzanti: “Siamo a Cavalese, luogo ideale sia per la preparazione che per rimanere in bolla. Abbiamo diviso 32 ragazze in due gruppi: uno che sta già lavorando ed entrerà in bolla il 21 maggio per la VNL, l’altro è il gruppo olimpico che sta rientrando (anche le ragazze di Conegliano) e anche loro si riuniranno il 21 maggio – ha dichiarato il commissario tecnico -. Essere nel gruppo della VNL non pregiudica poi la possibile presenza nel gruppo per Tokyo. Eventuali cambi per l’ingresso nel gruppo VNL riguarderanno solo Rebecca Mondello e Rebecca Piva, le uniche ancora in attività e che forse non riusciranno ad unirsi al gruppo entro il 21“.
LA COMPOSIZIONE DEI DUE GRUPPI
IL CALENDARIO DELL’ITALIA ALLA VNL 2021
Mazzanti detta le tappe della preparazione e spiega il motivo del passaggio della fascia da capitano a Miriam Sylla. “Le ragazze del gruppo olimpico svolgeranno tre ritiri, il primo a Cavalese dal 21 maggio, poi uno stage all’estero da definire con 8 amichevoli – ha proseguito -. Il passaggio della fascia di capitano da Chirichella a Sylla? Le 15 del gruppo olimpico le ho scelte nell’ottica di individuarne 12 per i Giochi. L’idea è di andare con 3 centrali e visto l’alto livello dei centrali a disposizione ho chiesto un sacrificio a Chirichella di lasciare la fascia di capitano a Miriam Sylla. Questo per far sì che tutte partano dallo stesso livello e anche per lasciare a me la libertà di scegliere, ma questo non toglie nulla a Cristina. Ho pensato di dare la fascia a Miriam per quello che ho visto all’Europeo e per il suo percorso in Nazionale. Nel 2017 non ha giocato molto al Grand Prix e poi quell’esclusione ingiusta per doping, una stagione difficile a Bergamo e l’esplosione al Mondiale“.
Poi il ct ha commentato anche il grande finale di stagione di Paola Egonu. “A volte quando si parla di Egonu è come se la squadra perdesse valore. Quando guardo Paola e le squadre dove gioca mi sembra di vedere i Queen che si esibiscono – ha spiegato -. Ci sono grandi solisti e un grande performer che si esprime secondo il suo talento. Noi dobbiamo essere consapevoli di questo: abbiamo grandi solisti capaci di suonare all’interno del campo e un performer che forse non ha nessuno al mondo ed è in grado di esprimersi a livelli assoluti“, ha concluso Mazzanti.