
Valentino Rossi
Valentino Rossi è la storia della MotoGP e in generale delle due ruote, e su questo non c’è nessun tipo di dubbio.
È troppo grande che il campione di Tavullia ha fatto nel corso della sua carriera, troppo importante il segno che ha lasciato nel mondo delle due ruote. Ci sarà sempre un prima e un dopo Valentino Rossi nella MotoGP, con le sua gesta e le sue imprese che resteranno per sempre impresse nel cuore e nella mente di ogni suo sostenitore. Sono milioni i fan che nel corso degli anni Valentino Rossi ha accumulato in giro per il mondo, e in ogni circuito in cui ha mostrato la sua classe ha sempre riempito i seggiolini con vere e proprie maree gialle.
Le sue battaglie e le sue rivalità hanno segnato in maniera indelebile gli ultimi venti anni del motociclismo. Dalle rivalità emozionanti ad inizio carriera con Max Biaggi e Nicky Hayden, passando per quelle più o meno recenti con Casey Stoner, Jorge Lorenzo e Marc Marquez. Tantissimi i piloti con cui ha dato spettacolo in pista, dando vita a gare e a momenti indimenticabili. Inevitabilmente, però, Valentino Rossi ha lasciato il segno anche nelle nuove leve, ed è inevitabile che tutti (o quasi) gli attuali piloti del motomondiale sognino di essere come lui o comunque di poter lasciare il segno come ha fatto Valentino. Nove titoli del mondo sono un qualcosa di leggendario, e anche soltanto avvicinarsi a quello che ha fatto il numero 46 può essere un punto di svolta nella carriera di ogni motociclista. In tal senso proprio un campione del mondo ha raccontato la prima volta che ha incontrato Valentino, con un aneddoto emozionante.

Jorge Martin da pelle d’oca: che ricordo con Valentino Rossi
L’attuale campione del mondo di MotoGP Jorge Martin, che a causa di un infortunio non ha ancora potuto esordire in questa stagione, ha raccontato sul canale YouTube di Aleix Espargaro il suo primo incontro con Valentino.
“La prima volta che ho visto Valentino Rossi nel 2006 a Valencia. Abbiamo fatto una foto e mi ha toccato la testa. Ricordo che sono rimasto una settimana senza lavarmela, perché mi aveva toccato il mio idolo. Avevo 8 anni e poi ho avuto la possibilità di correre con lui in MotoGP nel suo ultimo anno. Per me fu molto speciale. Quando la gara è finita, sono stato il primo a dargli la mano“.
Un racconto da pelle d’oca, che spiega ancora una volta quanto Valentino Rossi sia stato un icona dello sport italiano e internazionale.