
Il pilota MotoGp esce allo scoperto sul suo approdo nel team del ‘Dottore’: “Mi alleno con lui da tantissimi anni”
Valentino Rossi non sta mai fermo. Uomo fuori, ora con compagnia e prole al seguito, ragazzino ancora dentro. Lo scorso 6 febbraio ha compiuto 46 anni (ne dimostra una decina in meno…), 46 come il numero che lo contraddistingue da sempre.
Un simbolo, un marchio e anche un team, il suo VR46 Racing che ha iniziato bene, ma non benissimo il nuovo Mondiale MotoGP scattato lo scorso weekend in Thailandia.
Così e così è andato Di Giannantonio, giunto decimo a 21″546 dal primo Marc Marquez; più che positiva invece la prova di Morbidelli, arrivato quarto a 5″176 dal pilota spagnolo dopo che una penalità lo aveva obbligato a partire tre posizioni dietro.
Prima dell’inizio del Mondiale tutte o quasi le fiches erano state messe sul primo, forse sbagliando. E se fosse – finalmente – l’anno di Morbidelli?
“Mi sento al massimo della forma – ha detto il romano a ‘Fanpage.it’ – Negli ultimi anni ho affrontato molte difficoltà, tra cui infortuni e adattamenti a nuove moto, ma ora mi sento la migliore versione di me stesso”.
Morbidelli: “Ho affinato il mio stile di guida. Qualcosa di speciale entrare nel team di Valentino Rossi”

Morbidelli sembra davvero carico al punto giusto: “Ho lavorato duramente sulla preparazione fisica e mentale – ha svelato – E ho affinato il mio stile di guida, cercando di colmare le lacune che ho avuto lo scorso anno. Sono pronto a dare il massimo”.
Morbidelli è cresciuto nell’Academy di Valentino Rossi, anzi fu uno dei primi se non il primo pilota provetto che entrò a farne parte una decina di anni fa. Titolo in Moto 2, avventura in Pramac e, da quest’anno, il ritorno all’ovile, nella squadra del ‘Dottore’ che proprio dal 2025 è diventata partner ufficiale della Ducati, il team dominatore.
“Entrare nella scuderia di Valentino è qualcosa di speciale – ha evidenziato Morbidelli – Sono stato uno dei primi membri dell’Academy e mi alleno con lui da tantissimi anni. Ho vissuto e sono cresciuto a Tavullia, e far parte della sua squadra in MotoGP è un passaggio naturale”.
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“Non ho mai corso prima per il suo team, mentre altri piloti dell’Academy lo hanno fatto in fasi diverse delle loro carriere – ha aggiunto il pilota numero 21 – Questo è il momento giusto per me e per il team VR46, che è in un periodo di grande splendore. Sono molto contento di poter finalmente portare il mio contributo”.