Valentino Rossi lascia il Motomondiale dopo 26 stagioni. Nella domenica del Gran Premio di Valencia, l’ultimo della stagione in corso, il Dottore dirà addio a un mondo di cui è stato l’icona negli ultimi decenni. 115 le vittorie arrivate per il Dottore, 89 delle quali in MotoGP. Alcune di queste, sono arrivate al termine delle gare più belle che la classe regina abbia mai visto. Torna subito alla mente il Gran Premio di Catalogna 2009, quello del duello tra Rossi e Jorge Lorenzo, un botta e risposta nei giri finali, terminato con un sorpasso impensabile del pesarese all’ultimissima curva del tracciato prima del rettilineo che porta al traguardo. Memorabile la telecronaca di Guido Meda, rimasto incredulo assieme al collega Loris Reggiani.
Un altro dei rivali storici di Valentino è ovviamente Casey Stoner. I due, accaniti sfidanti in pista, si sono lanciati giusto una settimana fa alcuni messaggi di profonda stima dopo la visita dell’australiano al paddock del Gran Premio di Algarve. La vittoria più bella di Rossi contro il rivale della Ducati è senza dubbio quella di Laguna Seca 2008. Lì il Dottore affronta uno Stoner campione in carica, con il numero 1 sulla moto e tanta voglia di riconfermarsi. Quella di Laguna Seca è anche la gara simbolo del sorpasso del cavatappi, con Rossi uscito dalla pista e passato sulla terra per mettersi davanti al rivale. Un sorpasso che distrugge Stoner anche mentalmente. Da quel momento Valentino scappa e conquista facilmente la vittoria, complice anche uno scivolone dell’australiano nel finale.
Il successo più bello di Rossi, però, è probabilmente quello di Welkom 2004. Alla prima gara con la Yamaha, dopo un passaggio quasi inaspettato dalla Honda, il Dottore sfida subito Max Biaggi, tra gli italiani sicuramente il suo rivale più importante. A quattro giri dal termine, Biaggi passa in testa. Due giri dopo, però, Rossi ritorna in testa sorpassa nuovamente il connazionale, mantenendo il comando della gara fino alla bandiera a scacchi. Al termine della gara ci sarà una memorabile stretta di mano tra i due, entrambi italiani, grandi rivali e mai amici, ma sempre rispettosi l’uno dell’altro, come confermato dallo stesso Biaggi in occasione del ritiro di Rossi.