
Per Valentino Rossi le dichiarazioni hanno il valore di un tradimento: lo ha detto senza nessun ripensamento, cosa è successo
L’anno difficile di Valentino Rossi, almeno nella rivalità con Marc Marquez. I due non hanno mai avuto un grande feeling ed ora che lo spagnolo sembrava viaggiare spedito verso il nono titolo mondiale, la rivalità è nuovamente scoppiata.
Sulla Ducati ufficiale Marquez sta letteralmente dominando, lasciando le briciole (o neanche quelle) agli avversari ed intanto si parla della possibilità di superare Rossi come numero di vittorie iridate. Ne ha parlato anche Giacomo Agostini, il recordman di mondiali vinti con i suoi 15 titoli: un primato che l’ex pilota italiano sente ancora sicuro e che spera non venga superato da Marquez.
Però Agostini non si schiera con lui in questa (molto mediatica) guerra tra i due e questo a qualcuno fa gridare al tradimento. Intervistato da La Repubblica, racconta di non capire tanto questa antipatia che si porta dietro Marquez, questo ‘odio’ che c’è nei suoi confronti. “È un fuoriclasse – dichiara –. E non capisco perché ci sia tanto odio nei suoi confronti. Le critiche, le polemiche: ha litigato con Rossi? Ma quelle sono questioni personali, devono restare lontano dai circuiti“.
Valentino Rossi, Agostini vota Marquez: “È un animale ferito”
Parole al miele per lo spagnolo che Agostini descrive come “il pilota sportivamente più cattivo” mai visto in carriera, una caratteristica aumentata ulteriormente dopo quanto è accaduto negli ultimi anni, con i numerosi problemi fisici con cui ha dovuto fare i conti: “È come un animale ferito“, sentenza l’ex fuoriclasse delle due ruote.

Nel continuare la sua analisi su Marquez, Agostini aggiunge: “Da ragazzino batteva Valentino con l’incoscienza di chi non ha paura di cadere: ma a volte Gesù ti volta le spalle, adesso l’ha capito. Quest’anno punta a vincere il suo nono mondiale, e a raggiungere Rossi“. Un trionfo che non soddisferà la sua sete di vittoria: “Poi l’obiettivo sarà il decimo titolo: non penserà ad altro“.
Questione di mentalità, questione di abitudine al successo, questione di cattiveria sportiva appunto. Una cattiveria che ha spinto Marquez a rimettersi in gioco, lasciando anche la Honda pur di tornare al successo: “Non bisogna dimenticare – aggiunge Agostini – che l’anno scorso ha lasciato la più grande azienda di motori del mondo per ricominciare con una squadra satellite. Ferito dentro, come un animale. E con un solo pensiero: riprendersi tutto“. Ci sta riuscendo e per Valentino Rossi e la sua voglia di conservare il titolo di vantaggio sul rivale di sempre sono tempi difficili.