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Fabio Quartararo regala il bis e al contrario di Paganini si ripete. E il suono è quello della sua Yamaha che va più veloce delle altre e che di fatto ha vinto tutte e tre le gare di questo Mondiale. La prima con Vinales, oggi disastroso, le altre due con uno straordinario Diablo che balza in testa alla classifica piloti e in Portogallo si consacra ufficialmente come pilota da battere. Specie se il pilota che da quest’anno sostituisce, Valentino Rossi, continua a combinare guai e finisce ancora una volta fuori pista chiudendo anzitempo la gara. Lo switch con il francese, forse, si poteva fare già un anno fa.
A prendersi forse ancor più luci dei riflettori, però, è forse un Pecco Bagnaia che si riprende con gli interessi quanto tolto ieri, quando per il mancato rispetto – impossibile – di una bandiera gialla gli è stata tolta la pole. L’italiano della Ducati, anche lui il vero nuovo che avanza, chiude in seconda posizione. In terza si rivede il campione del mondo dello scorso anno, vale a dire Joan Mir, mentre il campione del mondo dell’ultima decade, tornato proprio a Portimao, chiude con un settimo posto francamente forse sopra alle possibilità di chi torna dopo un anno di stop, ma in linea con quello che ci ha fatto vedere in carriera lo spagnolo di gomma.
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