Le pagelle delle qualifiche del GP di Australia 2022, diciottesimo round del mondiale di MotoGP. A Phillip Island è Jorge Martin a griffare la pole, la sue settima in carriera nella classe regine, battendo per soli 13 millesimi un ottimo Marc Marquez, che prosegue lanciando continui segnali positivi sul proprio recupero fisico. Chiude la prima fila Francesco Bagnaia, che precede Aleix Espargaro e Fabio Quartararo. Ecco quindi i nostri voti ai protagonisti.
PAGELLE QUALIFICHE GP AUSTRALIA 2022 MOTOGP
JORGE MARTIN, 10: sul giro secco, lo spagnolo ha più volte dimostrato di essere un avversario temibile, e anche in Australia si conferma, dopo che la Ducati Pramac ha stazionato tra le primissime posizioni in, di fatto, tutte le sessioni di prove libere del weekend. Il classe ’98 dovrà però fare lo step successivo cercando la costanza in gara: questo sarà l’obiettivo anche per il prossimo anno.
MARC MARQUEZ, 10: è sempre un piacere constatare che il pluricampione del mondo non perde niente della sua essenza che lo ha portato a vincere otto titoli mondiali, di cui sei in MotoGP, nonostante i gravissimi infortuni. Tra le sinuose curve di Phillip Island, il 93 si dimostra totalmente a suo agio e sfiora la pole di un niente.
FRANCESCO BAGNAIA, 9: segnali di ripresa per il ducatista, dopo aver sofferto per il vento nelle sessioni precedenti, soprattutto il venerdì. Già allora aveva dichiarato che nei box avevano capito dove intervenire, ed evidentemente il problema è stato quantomeno attenuato. Domani servirà non sbagliare al via per rimanere fin da subito tra i primissimi.
ALEIX ESPARGARO, 8: silenzioso e letale. Quasi nessuno si accorge del pilota dell’Aprilia, presi dai testa a testa tra Martin e Marquez e tra Bagnaia e Quartararo, ma lui è sempre lì. La prima fila manca da tempo immemore, dalla pole in Catalogna, ma partire dalla quarta posizione è un’ottima possibilità per disputare una gara all’altezza e tenere vivo il discorso mondiale.
FABIO QUARTARARO, 7: il pilota della Yamaha fatica a sfruttare una pista che per certi versi dovrebbe favorirlo, quantomeno per il fatto che l’assenza di lunghi rettilinei “penalizza” la Ducati. Eppure manca la scintilla, che proverà però a cercare in gara, dove è più acceso che mai il corpo a corpo con Aleix Espargaro e Pecco Bagnaia.