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“Non sono favorevole alle corse a porte chiuse. Dobbiamo tutto ai fan, corriamo per loro. Ma se dobbiamo correre a porte chiuse, va bene, l’importante è gareggiare“. È questa la visione di Maverick Vinales in merito alla possibilità che il Motomondiale prenda il via “a porte chiuse” a causa dell’emergenza coronavirus. Una scelta dolorosa ma doverosa, così come il congelamento dello sviluppo delle moto per ridurre i costi in piena crisi economica: “Mi sembra una decisione molto appropriata – ha spiegato Vinales ai microfoni di ‘As’ -. Mentre in Italia tutto è chiuso, in Giappone possono continuare a lavorare allo sviluppo e questo non mi sembra giusto“. “Rossi? È il mio idolo da quando avevo tre anni – parlando del ‘Dottore’ -. Per me è una motivazione in più essere in pista con lui. E’ una bella sensazione. Spero che continuerà con Yamaha. È un pilota importante, che ci dà molte informazioni. Cosa ho imparato da Rossi? Molte cose, ciò che sicuramente rimarrà con me è la sua capacità di avere sempre un sorriso, non importa se arriva primo o settimo“.
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