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“Domenica sarà una di quelle date che rimarranno nella storia, come altre del passato per i suoi successi”. Esordisce così Mauro Sanchini, ex pilota di motogp e attualmente commentatore tv per Sky Sport, ai microfoni di LaPresse, riguardo l’addio alle gare di Valentino Rossi. “È una situazione particolare che ti dà sensazioni strane. La sua assenza si sentirà domenica pomeriggio quando finirà la gara. Quando lo vedremo in griglia capiremo che è l’ultima volta su una moto”.
Sanchini, molto amico di Rossi è apparso molto emozionato ed ha proseguito: “nella vita tutto deve avere un ciclo. E di Rossi, devo dire, ne abbiamo approfittato anche troppo. È arrivato il momento anche per lui di cambiare vita. La moto è sempre uno sport pericoloso. Con tutto quello che ha provato prima di lasciare sarà un dispiacere. Così come quando lasceranno definitivamente Federer e Nadal. Non lo vedrò più sulla moto, ma ho la fortuna di essere suo amico e di viverci a pochi chilometri. Per me sarà un dispiacere differente ma per il grande pubbilco appassionatosi alle moto grazie a lui sarà diverso. Un campione che riesce ad essere seguito in anni difficili non è così facile e comune. Se mi chiedi di andare a vedere una partita di Federer di primo turno, io ci vado, anche se magari so che potrebbe perdere”.
Ha poi aggiunto: “sono convinto che l’anno prossimo vedremo tante persone con le maglie di Valentino sulle tribune. Certamente quando si vive una fase di transito ci sarà un buco importante. Almeno all’inizio si farà fatica a pensare che non ci sia. Poi però, arriveranno le nuove generazioni ma ci vorrà un po’ di tempo per abituarsi. Ci sarà un buco negli autodromi, i numeri che hanno fatto negli ultimi anni erano anche, se non soprattutto, grazie a Valentino.”
Poi Sanchini si lascia andare ad un altro paragone: “Sarà una sorta di post Alberto Tomba, ma non del tutto. Rispetto a quell’addio siamo un po’ più fortunati perché Tomba ha portato lo sci nelle case di tutti, ha vinto per dieci anni e poi di colpo ha lasciato. L’addio di Valentino invece è stato un avvicinamento più lento, durato quasi 30 anni, e nel frattempo grazie a lui sono cresciuti ragazzi di talento come Bagnaia. Sarà un addio pesante, ma lo sarà un po’ meno. I tifosi di Vale, magari gli over 50, non guarderanno più il motomondiale, ma per fortuna ci sono gli appassionati che continueranno a guardarlo. Da marzo scopriremo come andrà”.
Ha poi concluso dicendo: “Io non escludo ancora nulla. Se si allineano i pianeti c’è addirittura una possibilità che possa salire ancora sul podio, per l’ultima volta. Sono un ottimista di natura”. Poi alla domanda: “Un aggettivo che racchiuda la carriera di Vale?”, ha risposto: “Spettacolare”.
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