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“Gli parlai. Gli dissi: ‘Ti rendi conto di quello che stai facendo? Ti stai rovinando l’immagine. Capisci che sarà così per sempre, ti ricorderanno per questo… vale la pena rovinarti per farmi perdere il mondiale? Ma lui mi ha guardò distrattamente”. Questa conversazione tra Valentino Rossi e Marc Marquez risale alla gara di Sepang nel 2015 dopo lo scontro tra i due. Ora che Marquez è di nuovo al centro delle polemiche dopo aver buttato giù Oliveira alla prima gara della stagione, Rossi torna a parlare del suo celebre avversario, al podcast “Passa dal BMST” ripreso da Marca. “Con Márquez era totalmente diverso non era solo una rivalità sportiva in pista. A un certo punto ha deciso di farmi perdere il Mondiale facendo vincere un altro che non era nemmeno il suo compagno di squadra, anzi era il mio compagno di squadra, inventando scuse, in realtà era lui quello che voleva distruggere, il mito da distruggere per mantenere il mio posto. Non ho mai visto un pilota, soprattutto un campione, correre per far vincere un altro. Negli sport professionistici non s’è mai visto. È stato assurdo, orribile, perché non mi ha dato la possibilità di giocarmela con Lorenzo, in un anno stellare in cui avrei potuto diventare campione del mondo per la decima volta e mettere la ciliegina sulla torta, è stata una grandissima ingiustizia che non mi sarà mai tolta”.
Rossi non dimentica: “Ho una ferita davvero profonda. Secondo me, avrei dovuto fare una grande battaglia con Lorenzo nell’ultima gara, avremmo potuto vincere lui o io, ma sarebbe stato un anno meraviglioso”. “In Malesia nel mi ha dato fastidio per tutta la gara, alla fine l’ho stretto e lui dice che l’ho preso a calci, ma non è vero. Pensavo lo facessero partire ultimo a Valencia e invece mi hanno penalizzato. Avrebbero dovuto gestirla meglio, è stato un gran peccato per me ma anche per il campionato. L’ultima gara della stagione mi ha rovinato. Per quanto riguarda l’ultima gara era una cosa che si sapeva già, l’organizzazione non sapeva controllarla, poteva fare molto meglio. Dissi a lui e ai commissari che a Valencia si sarebbe comportato così. Che non avrebbe superato Lorenzo a fine gara, che gli avrebbe protetto le spalle e che mi avrebbe fatto perdere il Mondiale, mi guardavano come se fossi matto”.
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