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Nel giorno del quarto anniversario della morte di Nicky Hayden, campione statunitense di motociclismo scomparso a 35 anni dopo essere stato investito nelle vicinanze di Rimini mentre si stava allenando in bicicletta, tornano a parlare i legali dell’investitore. “Con le dovute proporzioni, è stata una tragedia anche per il nostro assistito – spiegano – Parliamo di un ragazzo di paese, che stava andando a lavorare come ogni giorno e si è trovato davanti un ciclista senza poter far nulla per evitarlo.”
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Nello specifico, i legali sottolineano alcuni fatti: “Risulta evidente come Hayden avesse saltato completamente lo stop indossando anche delle cuffiette per ascoltare la musica. Il nostro assistito ha come unica colpa quella della velocità inadeguata, dal momento che sarebbe andato a 78-79 km orari dove il limite è di 50. Giusta una condanna, seppur minima.”Â
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