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Pecco Bagnaia, neo campione del mondo di MotoGP, è ospite a Eicma, l’Esposizione internazionale delle due ruote a Milano. L’affetto dei fan fa piacere, ma lui ancora deve metabolizzare: “Quando sarò tranquillo e guarderò quello che è successo in tv” perché, spiega, “al momento non ho ancora capito bene”. È proprio l’affetto dei fan che “ti fa sentire di aver fatto qualcosa di bello e di importante”, commenta il venticinquenne. “Eicma è un bel modo per stare con la gente”. Qui, racconta, “venivo sempre da piccolo con il mio papà o mio zio”, e nel 2009 gareggiò proprio in un’area Eicma di miniGP: “Quando si è bimbi, si sogna tanto, ho sempre sognato di diventare campione. Io sono stato fortunato e dopo 13 anni sono campione del mondo”. Poi si guarda indietro, tanti i sacrifici: “Ne ho fatti, ma non ho mai pensato di fare altro invece che andare in moto“. Il sacrificio più grande? “Forse andare via di casa”. Uno dei momenti più emozionanti, racconta, “è stato mettere il mio nome sulla torre del mondiale, è stato difficile trattenere le lacrime”. Il sogno ora è “continuare a fare ciò che abbiamo fatto quest’anno cercando di imparare dagli errori, per crescere , avere una stagione più costante e riuscire a confermarsi, che è la cosa più difficile”.
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