La Commissione europea ha avviato un’indagine sulla proposta di acquisizione di Dorna Sports da parte di Liberty Media. “L’indagine preliminare della Commissione indica che l’operazione potrebbe ridurre la concorrenza tra Liberty Media e Dorna Sports nella concessione di licenze per i diritti di trasmissione di contenuti sugli sport motoristici“, ha affermato l’UE in un comunicato pubblicato nella giornata di giovedì. Liberty Media, già detentrice dei diritti della Formula 1 dal 2016, dovrebbe acquisire una quota pari all’86% di Dorna, proprietaria della MotoGP. La valutazione complessiva si aggira attorno ai 4.2 miliardi di euro. L’annuncio è arrivato a maggio 2024, ma ora è tutto fermo.
Motivazioni e origini dell’indagine
L’indagine sul rischio di una posizione dominante di Liberty Media nasce dall’importanza che la F1 e la MotoGP hanno nei mercati nazionali europei. Le due categorie sono infatti i campionati motoristici più seguiti nei diversi paesi d’Europa e un’eventuale fusione potrebbe ridurre la concorrenza. Un calo di competizione sul mercato, porterebbe a un aumento dei costi per i consumatori, rendendo complesso l’accesso alle emittenti televisive rivali. E’ dunque il campo di azione dell’Antitrust europeo, che ha individuato subito la possibilità di un problema. Tutto è partito dal deputato belga del Partito Popolare Pascal Arimont, che ha messo nel mirino l’accordo tra Liberty Media e Dorna in quanto farebbe sconfinare il monopolio di Liberty Media oltre i confini del settore racing. Teresa Ribera, vicepresidente della Commissione e nuovo capo dell’Antitrust, ha definito questa possibilità come un “rischio significativo”. In questo periodo storico, le regole europee sull’antitrust sono più stringenti e la Commissione ha come obiettivo quello di sciogliere ogni tipo di nodo. Nel corso dell’indagine verrà analizzata anche la figura di John C. Malone – azionista principale di Liberty Media e Liberty Global nei mercati di Belgio, Irlanda e Paesi Bassi – e il suo ruolo.
La decisione finale della Commissione Europea è attesa entro il 14 maggio 2025, dopo un processo lungo 90 giorni lavorativi. L’acquisizione, se completata, includerebbe una clausola di recesso per Liberty Media, che dovrà versare 126 milioni di euro al promotore del campionato di MotoGP in caso di ritiro dell’accordo. Liberty Media ha rivoluzionato il mondo della F1, facendo tornare il campionato alla ribalta dopo l’era Ecclestone. La categoria ha cambiato logo nel corso degli anni, inserendo poi nuovi elementi non solo dal punto di vista comunicativo.
Come Liberty Media ha cambiato la F1
Nel corso degli ultimi anni, in F1 è cambiato il format, con la nascita delle sprint, introdotte poi anche dalla MotoGP. Le tappe statunitensi sono aumentate e ora ammontano a tre (Austin, Miami, Las Vegas), con una serie di destinazioni mediorientali che ha fatto capolino in calendario. La stagione si è allungata fino a includere 24 weekend di gara, mentre i piloti sono diventati protagonisti di un vero e proprio show. Il successo di ‘Drive to Survive’ non sembra potersi esaurire a breve, con la docuserie prodotta da Netflix che è ormai un appuntamento annuale.
La MotoGP sta vivendo anni complessi a livello di popolarità , con il marchio che ha l’obiettivo di rilanciare il Mondiale a due ruote, sperando di ottenere un risultato simile a quello già visto nel Circus. Il paddock delle due ruote si sta già muovendo verso una modernizzazione. L’introduzione della sprint (presenti ogni weekend, al contrario della F1 dove sono in sei delle 24 gare) è stata seguita un altro cambiamento, che però non ha a che fare puramente non le corse. Al termine del campionato 2024, infatti, è cambiato il logo della MotoGP, con un nuovo simbolo che ha sostituito quello utilizzato dal 2011. L’acquisizione da parte di Liberty Media potrebbe facilitare e velocizzare la crescita del motomondiale, alla ricerca dell’originale successo europeo.