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“Con Franco (Morbidelli) abbiamo parlato tanto, ma solo via messaggi, era già partito. Con Valentino (Rossi) siamo stati circa quindici minuti da soli, ed è stato un bel colloquio“. Johann Zarco parla così riguardo il brutto incidente causato domenica scorsa al Red Bull Ring di Spielberg durante il Gran Premio d’Austria.  “Se hanno capito e accettato le mie spiegazioni? Franco mi ha chiesto scusa per aver detto quelle parole (“Zarco è un mezzo assassino”, ndr), ma dopo aver visto il video a caldo lo aveva interpretato come se avessi fatto apposta per bloccarlo – ha spiegato il pilota francese in un’intervista a La Gazzetta dello Sport -. Gli ho detto che io non potrei mai pensare di fare una cosa così in una fase di staccata, e che per me non ero andato larghissimo. Dopo averlo superato non potevo restare così a sinistra, frenando sono andato un po’ largo e lui anche per la velocità è rimasto sorpreso. Ne abbiamo parlato anche con Valentino, la scia a quasi 300 all’ora ha risucchiato la moto di Franco, come era successo a me in Australia nel 2018“.
E ancora: “E’ un peccato che vedano questa caduta come un mio errore, mentre non lo è. Anche Franco dopo averne parlato potrà riconoscerlo, con la spiegazione che gli ho dato capisce meglio cosa è successo. E’ facile criticare qualcuno ed essere molto cattivi con le parole, ma non devo farmi condizionare, perché non sono io. In gara bisogna essere aggressivi, ma bloccare qualcuno a 300 all’ora e farlo cadere questo no. E comunque, ripeto, non ho fatto questo. E’ stato un incidente – conclude Zarco – e mi sento sfortunato“.
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