I piloti del team Petronas non vedono l’ora di tornare in pista. Il calendario 2020 del mondiale di MotoGP è più ristretto del solito (13 gare europee a cui potrebbero aggiungersene 3 extra Europa), ma le ambizioni di Fabio Quartararo e Franco Morbidelli rimangono intatte. “Con un calendario di 13 gare, che forse potrebbero diventare 16 tra cui la Malesia non sarà una normale stagione, ma questo è ciò che è possibile al momento e dobbiamo solo essere grati” ha dichiarato Franco Morbidelli. “Ci mancheranno molto i fan e la normale atmosfera del weekend di gara, ma capiamo che è una situazione provvisoria e dobbiamo continuare ad agire nel massimo della sicurezza e responsabilità, seguendo i protocolli di Dorna e Irta” ha aggiunto il pilota italiano, “con 13 gare in 18 settimane non si potranno fare errori e sarà dura senza poter quasi mai riposare: sarà una sfida interessante per tutti“.
“Da italiano è un calendario agrodolce perché non potremmo correre al Mugello ma avremo due gare a Misano. La cosa importante, però, è di avere una data all’orizzonte e poter lavorare in sua funzione: nessuno può capire quanto sia difficile prepararsi per un obiettivo non confermato” ha concluso Morbidelli. “Sono felice di aver finalmente avuto un calendario grazie al lavoro di Dorna e Irta, mi sto allenando duramente per questo e finalmente abbiamo una data di inizio” ha detto Fabio Quartararo, “ora il nostro obiettivo è il 19 luglio a Jerez: sarà un calendario diverso, l’unico possibile in questa situazione con gare consecutive sullo stesso circuito e meno GP, ma la cosa più importante sarà di pensare gara per gara e finirle“.
“Bisognerà stare molto attenti a incidenti e cadute perché, con un campionato così serrato, un infortunio può farti saltare molti appuntamenti” ha sottolineato il pilota transalpino, “Non mi aspettavo una gara in Francia, è stata davvero una bella sorpresa: se la situazione mondiale migliora, forse potrebbero anche aprire i circuiti a un piccolo numero di tifosi e sarebbe fantastico. La cosa principale, ora, è di stare in salute, seguire tutti i protocolli e se potessimo chiudere l’anno in Malesia e sarebbe un bonus in più dopo un inizio di anno davvero difficile“.