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Stagione molto importante quella di Joan Mir, che dovrà confermarsi dopo la straordinaria conquista del mondiale MotoGP con la Suzuki. Intanto ha passato l’inverno con un po’ di lavoro in palestra e di motocross, insieme alla disciplina dello sci alpinismo: “Non sono certo andato in vacanza per tutto l’inverno, solo un po’ di riposo a Tenerife. Lì mi sono disconnesso dalle moto per qualche giorno prima di tornare ad allenarmi, che per altro è un impegno che amo molto. Mi sono preparato mentalmente grazie all’aiuto di uno psicologo dello sport che chiamo a seconda delle necessità. Mi fornisce delle linee guida che mi servono parecchio per affrontare i momenti critici della stagione: sarà importante perché avrò una stagione davanti con tanta pressione fin dall’inizio. Molto diverso rispetto al 2020“.
Tra gli avversari di quest’anno, Mir dovrà affrontare lo spagnolo Marc Marquez, per il quale porta grande rispetto: “Sono convinto che lui sarà in griglia con noi già alla prima gara. La domanda è se arriverà al cento per cento; io ci conto. Per me Marc è l’unico che può arrivare alla prima gara dopo un brutto infortunio e un lungo stop, ed essere in grado di vincere. Sarebbe un errore pensare che non sarà pronto; anzi, avrà voglia di lottare. In ogni caso la mia preparazione non cambia“.
Sarà invece assente per l’aiuto ai box Davide Brivio: “In realtà spero che non mi manchi. Ho molta fiducia in Suzuki, ci sono persone competenti all’interno di questa struttura. Non ha fatto tutto Davide. Mi fido di Shinichi Sahara, che è colui che prenderà davvero le decisioni. Penso che sia un ragazzo molto professionale, quindi non sono affatto angosciato. A Davide auguro ogni bene, perché è stato una figura importante e decisiva nella mia carriera“
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