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Il nuovo campione del mondo della MotoGP Joan Mir ha rilasciato un’intervista a “La Gazzetta dello Sport“, commentando il suo storico risultato e condividendolo con la Suzuki: “Non mi aspettavo di vincere già al secondo anno. Sono un privilegiato. Faccio il lavoro che amo di più al mondo e vengo anche pagato. Davide Brivio ha creduto in me come nessun altro. Ha scommesso su di me e se sono qui è anche grazie al suo lavoro e a ciò che mi ha trasmesso. La moto funziona, ma in passato non è stato così. Il merito è dell’ottimo lavoro del team. Se avessi scelto con la Honda vincere sarebbe stato quello che avrei dovuto fare, mentre con la Suzuki sarebbe stato qualcosa di stratosferico. Ecco il perché della mia scelta. Mi piace partire in sordina, Davide è stato bravo a convincermi. Ho rinnovato per due anni e sono entusiasta di restare. Credo che si possa fare ancora molto con questa squadra“.
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Lo spagnolo ha poi raccontato il suo approccio con questo sport: “Non è stato facile. Mio padre aveva un semplice negozio e vendeva di tutto per pagare la mia moto, la benzina e tutto il resto. Quando tornava tardi a casa la sera mi ripeteva “Sto facendo un grande sforzo, fallo anche tu”, per responsabilizzarmi. Con la pit bike ho vinto subito, poi in 125 PreGO mi hanno pagato la stagione ma io avrei dovuto vincere altrimenti sarei tornato a casa. Il primo anno ero troppo piccolo, ma la stagione dopo ci sono andato molto vicino. Spingevo a più non posso“.
“Paragone con Rossi e Marquez? Non me lo sarei mai immaginato e credo che ancora sia presto per farlo, ma vuol dire che siamo sulla strada giusta – ha proseguito il 23enne di Palma di Maiorca – Non mi spaventa diventare l’anti-Marquez. Siamo qui per vincere e dobbiamo entrare a far parte di questa lotta. L’anno prossimo si prospetta una sfida bellissima e, a dir la verità, ci pensavo già prima di vincere il titolo quest’anno. Rossi è la persona che ho osservato maggiormente in questi anni e mi riconosco molto nel suo carattere. Non voglio assomigliare a lui, ma probabilmente è molto simile a me, a differenza di Marquez. Un altro pilota che stimo è Dovizioso. Tutti sappiamo che merita di stare qua ed è un grande peccato che smetta“.
Infine, Mir ha parlato del suo rapporto con il compagno di squadra: “Con Rins ci rispettiamo in pista. L’anno scorso non ho apprezzato alcune cose che ha detto alla stampa, ma ora ha smesso e la nostra relazione migliora costantemente. In ogni team c’è una rivalità tra i due lati del box, ma da noi se c’è da aiutare o da celebrare non ci tiriamo indietro. Ho apprezzato molto il gesto di Alex di indossare la mia maglietta domenica. Dovrebbe essere normale, ma a quanto pare non lo è. Numero 1? Ci sto pensando“.
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